Al ministro della cultura il compito di inaugurare il restaurato complesso archeologico di Sant’Ippolito a Fiumicino. Gennaro Sangiuliano ha infatti tagliato il nastro del sito in via Redipuglia, che è strettamente legato alla storia del Santo patrono del comune costiero. Fanno parte del giacimento i resti di una basilica paleocristiana, un conventino e la torre campanaria, che potranno essere visitati gratuitamente a partire da giovedì 5. L’apertura coinciderà con i festeggiamenti in onore del patrono e il sito resterà aperto nei weekend: dal 7 ottobre al 10 dicembre con orario dalle 11 alle 14.30.
L’attenzione del visitatore si concentrerà sul conventino, dove è conservato il sarcofago, al cui interno vennero trovati i resti del Santo, sulla cappelletta, sul ciborio e sull’altare, dove campeggia l’affresco che ritrae la drammatica morte di Sant’Ippolito, gettato in un pozzo con una pietra al collo.
I lavori sul complesso, eseguiti dal Parco archeologico di Ostia Antica, hanno interessato in particolare la torre campanaria, alta 25 metri e costruita alla fine del IV secolo, che è stata consolidata con la “ricucitura” delle lesioni presenti nella muratura esterna. Si è inoltre reso necessario installare catene, tiranti e un cerchiaggio metallico per garantire la stabilità della struttura di epoca romana.
«Oggi restituiamo a Fiumicino e al suo territorio un simbolo – ha detto Alessandro D’Alessio, direttore del Parco archeologico -, un tassello del ricco patrimonio presente nella zona vicino ai porti di Claudio e Traiano. Ringrazio il ministro Sangiuliano, che oggi ha voluto essere presente all’inaugurazione».
Grossa la partecipazione alla cerimonia, che si è svolta tra i ruderi della basilica. «Questo sito tiene alta la tradizione del nostro territorio – ha affermato il primo cittadino Mario Baccini – ed è un punto di riferimento culturale. I grandi siti sorgono tra Ostia Antica e Fiumicino e colgo l’occasione per chiedere al ministro di mettere un “trattino” e aggiungere la scritta Fiumicino al Parco archeologico di Ostia Antica, perché questo binomio è sinonimo di promozione turistica. A tal proposito stiamo attivando un’agenzia pubblica, aperta a partner privati, con l’obiettivo di proporre dei pacchetti per le visite del territorio. Siamo una grande città con un grosso potenziale».
Il riferimento del sindaco è alle altre aree di pregio archeologico vicine al sito di Sant’Ippolito come la necropoli, il complesso termale delle Terme di Matidia e i resti del ponte, sempre di Matidia, sulla direttrice della via Severiana, che serviva in epoca romana per superare la Fossa Traianea e accedere a Portus.
«Fiumicino è una città importante, con una sua identità precisa, che ci narra un pezzo della storia di Roma – ha sottolineato il ministro Sangiuliano -. Noi abbiamo il dovere di decongestionare alcuni siti romani perché in queste aree c’è molto da vedere e soprattutto da scavare. Questo è un luogo straordinario in cui si può percepire l’eco di una storia millenaria ben visibile in ogni sua pietra. Di recente ho rivisitato con piacere il parco di Ostia che è qualcosa di meraviglioso. Avere cultura e bellezza eleva la qualità della vita. Iniziative come queste fanno bene perché vanno nel segno di quello che è necessario fare e noi dobbiamo ampliare l’offerta culturale per migliorare la qualità della vita dei cittadini».
A microfoni spenti il ministro ha raccolto l’invito del sindaco di Fiumicino di aggiungere un “trattino” e il nome di Fiumicino al Parco archeologico di Ostia Antica, sottolineando che «è un’ipotesi su cui si può lavorare». Il direttore generale dei musei, Massimo Osanna, ha invece garantito che i prossimi interventi sul sito di Sant’Ippolito saranno incentrati sulla scoperta delle cisterne che si trovano proprio sotto la basilica e il conventino.