Il benessere dei cittadini e di intere nazioni sta crollando miseramente insieme ai “beni vitali inalienabili” quali salute, acqua, cibo e conoscenza che sono oramai controllati da un manipolo di multinazionali senza scrupoli che calpestano la storia dell’uomo per perseguire con ingordigia il profitto individuale. Disprezzo profondamente chi opera per l’oppressione economica di miliardi di persone. La conseguenza più vistosa e dannosa è la concentrazione di ricchezze in un numero sempre minore di mani.
Questo ha luogo sia nei Paesi del Terzo mondo che nei Paesi industrializzati e sta ampliando in modo inquietante la fascia degli individui senza alcun sostegno da parte dello Stato sociale. Questo tipo di sviluppo genera sia un maggiore impoverimento per le fasce sociali più deboli, sia l’impoverimento dei beni naturali attraverso il loro sfruttamento basato su una divaricazione antibiologica applicata alla natura dai nuovi processi produttivi.
Dunque, a chi giova? Occorre che questa vergogna, ignobile e spregevole, della civiltà globale si orienti il più rapidamente possibile al raggiungimento del benessere collettivo. Forse, se ci sarà tempo, i giovani potranno forzare la modifica della drammatica situazione generata dalla scelleratezza dell’uomo nella società e nel pianeta… ma solo costruendo una nuova cultura nella quale una collettività di persone seguano responsabilmente, e tutti insieme, una nuova etica sociale.