I sogni dei bambini, espressi attraverso parole e disegni, è stato il “semplice esercizio” che Andrea Iacomini, portavoce Unicef Italia, ha proposto agli alunni pugliesi della scuola primaria dell’Istituto comprensivo “Rocca Bovio Palumbo D’Annunzio” di Trani, la mattina del 17 dicembre, per una insolita lezione di educazione civica.
Invitato dal dirigente scolastico Giovanni Cassanelli, Iacomini, noto per il suo impegno a favore dei diritti dell’infanzia, ha fatto il suo ingresso nelle aule della scuola tranese, dove ha incontrato i piccoli studenti delle quarte e quinte per raccontare la sua recente e toccante esperienza a Mykolaiv, Dnipro Kryyi Ryv vissuta a stretto contatto con i bimbi ucraini.
Racconti di bunker sotterranei, sirene, corse verso i rifugi in qualsiasi ora del giorno e della notte da parte delle piccole famiglie, fatte soprattutto di mamme e di bambini, sogni e sonni interrotti, frantumati come i mattoni delle pareti delle case, delle scuole e la poca acqua e cibo da dividere tra tante manine. Il racconto vivo di Iacomini sprofonda nel buio delle giornate infinite senza elettricità dei piccoli ucraini, intrappolati nel tunnel della guerra così tanto estranea alla purezza infantile, ma così presente in quelle 24 ore ripetute a percussione ormai da anni.
Tutto annientato, ma non i loro sogni, non i loro disegni e i loro desideri.
Dal grigiore dei racconti della cruda realtà, come una magia, un raggio di sole che prende vita da una bacchetta magica, Andrea Iacomini invita gli alunni della scuola primaria tranese a disegnare la propria mano su un foglio bianco e scrivere in ogni spazio delle proprie dita i propri desideri con parole da regalare come messaggio di speranza ai coetanei ucraini. Pennarelli sul banco e i fogli cominciano a riempirsi di emozioni. Spontaneamente sgorgano parole, frasi, letterine e disegni che scorrono come un fiume tra le mani colorate: famiglia, vincere partite di calcio, viaggiare, giocare, diventare famosi, un mondo di pace…
«Come accaduto anche in Ucraina, ci siamo esercitati con i nostri sogni scrivendo su una mano i cinque desideri più belli che abbiamo nel nostro cuore. Ho letto cose meravigliose; presto le pubblicherò tutte, ma la cosa più importante è che manderemo questi disegni ai bambini ucraini in segno di amore e solidarietà» scrive Iacomini sui social.
E Iacomini continua: «Su tutti, solo a titolo esemplificativo, la letterina di Luigi della 5a C e il suo disegno: Ciao amici dell’Ucraina, io sono Gigi e vivo in Italia e mi dispiace che non dormite, che non giocate, ma io so che voi siete più forti e sicuramente ce la farete a superare tutto e a vincere. Vi voglio un mondo di bene».
Da qui, proprio da Trani, parte l’invito accorato del portavoce nazionale dell’Unicef rivolto a tutti gli alunni e studenti delle scuole italiane: disegnare le proprie mani, riempirle di desideri e inviarle in Ucraina: «E ora spero lo facciano tutte le scuole d’Italia».
La visita di Andrea Iacomini ha tracciato un segno indelebile per la comunità di Trani, potenziando l’impegno collettivo e sinergico per l’evoluzione delle nuove generazioni verso un’ottica di solidarietà, sensibilità e fratellanza. «Giro molto le città – ha detto – per raccontare ai bambini e agli adulti, sia nelle scuole sia nelle università, quello che facciamo. Spero che i bimbi siano stati bene; era un esercizio semplice, ma veramente sentito. Grazie al dirigente scolastico e amico Giovanni Cassanelli, alle bambine e ai bambini, all’intera comunità scolastica “Rocca Bovio Palumbo D’Annunzio” di Trani. Grazie davvero per le grandi emozioni».