«Bello, insolito, curioso. Masini è simpatico, Panariello è bravo: uno spettacolo davvero particolare ed emozionante». Dopo la standing ovation finale, il pubblico del Teatro Brancaccio saluta commentando in questo modo lo spettacolo Panariello vs Masini, lo strano incontro, andato in scena l’11 dicembre a Roma. Uno show originale davvero, che ha visto come protagonisti un attore, comico, showman, imitatore e un cantautore-pianista rappresentare il meglio del loro estro artistico, fra teatro, canzone e poesia.
In un trionfo d’umanità, bellezza e divertimento capace di toccare le corde più profonde dell’anima: lo spettatore ride o si commuove, partecipa, applaude o si emoziona restando in silenzio. Giorgio Panariello e Marco Masini portano battute, pezzi celebri e imitazioni di personaggi famosi o di fantasia, spesso scambiandosi i ruoli artistici che li definiscono dall’inizio delle loro rispettive carriere.
E così, mentre il cantautore diventa attore coprotagonista di gag fulminanti e pungenti, esattamente come la comicità tipica toscana richiede, l’attore diviene cantante e poeta senza maschere per raccontare i sentimenti e la propria storia personale, portare sulla scena tutto sé stesso e quella storica carrellata di parodie (Renato Zero, Briatore, Mario il bagnino, per citarne alcuni) che ne hanno decretato il successo televisivo. Un “varietà”, come lo stesso Panariello lo definisce, scritto insieme a Marco Masini, Riccardo Cassini, Antonio Iammarino, realizzato in collaborazione con Lapo Consortini (alla programmazione e all’ideazione del suono) e il coinvolgimento straordinario, almeno per la data romana, di Matteo Paoli.
Uno show completo che ha visto i due protagonisti sfidarsi sulla capacità di «far ridere o far piangere il pubblico», sfatare giocosamente alcuni luoghi comuni, trasformare il Panariello mattatore e il Masini della Malinconia in due comici, oppure in due sapienti interpreti delle fragilità e delle solitudini personali, attraverso ruoli complementari e spesso perfino invertiti. In questo spettacolo Marco Masini sa farci ridere mostrando un volto inedito, “simpatico”, come qualcuno del pubblico lo ha definito, riscattandosi definitivamente dallo stigma negativo che le maldicenze e l’ostracismo della critica gli cucirono addosso vent’anni fa, costringendolo al ritiro dalle scene.
Naturalmente, il cantautore sa emozionare tantissimo con la sua voce e la musica al pianoforte. Ci fa commuovere quando si fa voce di «Una stella che brilla così tanto che non si spegnerà mai», ossia Francesco Nuti, cantando Sarà per te, canzone che l’attore, regista e cantautore presentò al Festival di Sanremo nel 1988 dedicandola a sua figlia Ginevra. A Nuti, il 12 dicembre, a sei mesi esatti dalla sua morte, il Comune di Firenze dedica una serata speciale nella quale intervengono Masini, Panariello, Sabrina Ferilli, il sindaco Dario Nardella e altri ospiti.
Panariello e Masini cantano o raccontano dunque di affetti familiari e perduti, danno voce e volto alle loro storie raccontate in musica o attraverso popolari imitazioni. Le emozioni sono intense: ridere e commuoversi è possibile all’interno di una stessa rappresentazione teatrale che nasce per essere comica e vive perché intreccia vita e opere di due artisti per definizione differenti tra loro ma uniti dall’amicizia e dalla toscanità. Emerge anche il volto inedito di Giorgio: struccato, autentico, rivolge il pensiero a un padre impossibile da raggiungere perché non l’ha mai conosciuto.
La rivalità fra i due protagonisti è ovviamente fittizia e serve a individuare quale sia il più scaltro dei due: tra loro vi è una splendida armonia, tanto artistica quanto umana e una verve comica che è più della somma delle due parti. L’amicizia è il motore dello spettacolo e lo testimonia anche la partecipazione “virtuale” di Carlo Conti, voce pre-registrata che annuncia la sfida, mentre l’amore per i propri affetti più cari ne è il pilastro.
Panariello e Masini recitano portando sul palco sé stessi, come dicevamo, la realtà che li accomuna e che ci riguarda da vicino, essendo vita nella quale noi tutti ci riconosciamo.
Lo spettacolo ci comunica che si sta andando in scena così come si è o come il copione prevede, dall’inizio alla fine, quando gli attori salgono sul palcoscenico e infine ripongono i costumi nel baule. È sul finale che semplicemente Giorgio duetta con semplicemente Marco cantando con la sua voce e non quella di Renato Zero.
Durante lo spettacolo, anche il cantante Masini riveste il ruolo dell’imitatore, rifacendo esattamente le voci di Riccardo Cocciante, Fred Bongusto, Umberto Tozzi ed Enrico Ruggeri, raccontando un aspetto inedito della sua carriera che lo riporta ai suoi inizi musicali, quand’era ancora un pianista, compositore e arrangiatore e non aveva ancora debuttato a Sanremo come cantautore.
Panariello vs Masini – Lo strano incontro continua la sua tournée nei teatri italiani registrando puntualmente il tutto esaurito con l’avvicinarsi delle date. Una kermesse, quella di Roma, che anche noi della redazione di Metropoli.Online siamo stati costretti a seguire unicamente da spettatori, a causa di qualche problema organizzativo e di comunicazione col Teatro Brancaccio che non ha provveduto a rilasciarci i permessi per accedere al backstage e intervistare gli artisti. Avendo smarrito la nostra richiesta d’accredito e mancando di rispondere alle nostre mail, anche solo per motivare un loro eventuale rifiuto nel concederci gli accrediti giornalistici, siamo costretti a sottolineare con ironico dispiacere come tra l’inviata del nostro giornale e Panariello e Masini, “lo strano incontro” non sia avvenuto.
Un problema nel quale sono incappati, come noi, alcuni colleghi di altre testate giornalistiche, limitandoci nella possibilità di svolgere quel ruolo fondamentale che i mezzi d’informazione hanno nell’avvicinare il pubblico alla cultura, al teatro e all’arte in generale. In questo modo, hanno vanificato il ruolo di presidio culturale che un teatro al centro di Roma svolge.
Ciò non ha impedito a noi cronisti di porre l’attenzione del lettore su opere, eventi e rappresentazioni di valore, come questo spettacolo, capace di suscitare risate e lacrime mai fini a sé stesse, allietandoci e spingendoci a concentrarci su ciò che nella vita conta veramente: l’amore, l’amicizia, la leggerezza, la poesia, la spensieratezza, la forza, le fragilità e la ricchezza dell’essere umano, valori dai quali, a ben guardare, in quanto figli, genitori, amici, persone umane, a dispetto della superficialità del vivere quotidiano, siamo tutti accomunati, davvero.
[…] «Bello, insolito, curioso. Masini è simpatico, Panariello è bravo: uno spettacolo davvero particolare ed emozionante». Dopo la standing ovation finale, il pubblico del Teatro Brancaccio saluta commentando in questo modo lo spettacolo Panariello vs Masini, lo strano incontro, andato in scena l’11 dicembre a Roma. Uno show originale davvero, che ha visto come protagonisti un attore, comico, showman, imitatore e un cantautore-pianista rappresentare il meglio del loro estro artistico, fra teatro, canzone e poesia. In un trionfo d’umanità, bellezza e divertimento capace di toccare le corde più profonde dell’anima: lo spettatore ride o si commuove, partecipa, applaude o si emoziona restando in silenzio. Giorgio Panariello e Marco Masini portano battute, pezzi celebri e imitazioni di personaggi famosi o di fantasia, spesso scambiandosi i ruoli artistici che li definiscono dall’inizio delle loro rispettive carriere. E così, mentre il cantautore diventa attore coprotagonista di gag fulminanti e pungenti, esattamente come la comicità tipica toscana richiede, l’attore diviene cantante e poeta senza maschere per raccontare i sentimenti e la propria storia personale, portare sulla scena tutto sé stesso e quella storica carrellata di parodie (Renato Zero, Briatore, Mario il bagnino, per citarne alcuni) che ne hanno decretato il successo televisivo. Continua a leggere su Metropoli Online […]