Il ritrovamento di alcune tartarughe azzannatrici tra Capena e Morlupo, cittadine alle porte di Roma, sta destando preoccupazione tra gli abitanti. L’ultimo ritrovamento, il quarto in pochi mesi, risale proprio a pochi giorni fa nel territorio di Morlupo. L’animale, stanco e lievemente ferito, è stato riconosciuto da un uomo che ha prontamente allertato le autorità preposte e l’etologo naturalista zoofilo Andrea Lunerti.
La specie, il cui nome scientifico è Chelydra serpentina, è originaria del Nord America ed è considerata pericolosa per l’uomo e per la salute pubblica. Inoltre, è una specie aliena che può danneggiare l’ecosistema del territorio. La specie è inserita tra quelle considerate pericolose per l’uomo a causa della velocità e della potenza del morso, che può causare ferite molto gravi.
In caso di avvistamento di una di queste tartarughe, gli esperti raccomandano di evitare di avvicinarsi, di fare attenzione, soprattutto affinché i bambini non la tocchino, e di non perdere di vista l’animale in attesa che arrivino le autorità. Sempre in caso di avvistamento, l’etologo Lunerti ha raccomandato sui social di scattare una foto a distanza di sicurezza per l’identificazione.
L’esperto consiglia, inoltre, di contattare il 112 o il 115 e non tentare mai di prendere la tartaruga con le mani, in quanto è in grado di mordere al di sopra del carapace. Raccomanda anche di fare particolare attenzione, oltre ad usare guanti e scarpe adatte, mentre si svolgono i lavori agricoli e di giardinaggio, soprattutto vicino a stagni e compluvi d’acqua. In Italia la vendita e la detenzione di esemplari di tartaruga azzannatrice sono vietate.