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HomeCronache MetropolitaneSardegna, nelle acque di Castelsardo ritrovato un bombardiere Usa del 1943

Sardegna, nelle acque di Castelsardo ritrovato un bombardiere Usa del 1943

L'aereo è adagiato sul fondo, con ali ancora intatte, a 52 metri di profondità. Il relitto potrebbe dare un contributo importante agli storici

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È emersa una notizia straordinaria al largo di Castelsardo, sul Golfo dell’Asinara, in provincia di Sassari, dove è stato scoperto la settimana scorsa un bombardiere Usa del 1943 grazie ai subacquei professionisti del Mistral Diving, operativo appunto nella località marittima della Sardegna, Antonio Poddighe e Gianluca Cappai. Questo ritrovamento ha attirato l’attenzione degli appassionati di storia e delle operazioni militari durante la Seconda guerra mondiale.

L’aereo è adagiato sul fondo con le ali ancora intatte a 52 metri di profondità, con il motore staccato e disarmato. Il relitto del bombardiere, probabilmente un velivolo utilizzato dalle forze aeree americane durante la campagna di bombardamento nell’Europa del Sud, potrebbe raccontare una parte importante della storia di quel periodo e delle operazioni aeree della Seconda guerra mondiale.

I resti del bombardiere sono rimasti sommersi per decenni nelle acque del Mediterraneo, anche se vi si impigliavano le reti dei pescatori professionisti che, stanchi di perdere le attrezzature, hanno chiesto un’ispezione ai due sub della Lega Navale. Questi resti possono fornire preziose informazioni sulle circostanze del suo abbattimento o del suo schianto in mare. Gli archeologi subacquei e gli storici militari avranno ora l’opportunità di esaminare attentamente il relitto per scoprire dettagli sconosciuti sulla missione del velivolo e sull’equipaggio che vi era a bordo.

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Questi ritrovamenti storici sono sempre importanti per riscoprire e preservare la memoria degli eventi passati, rendendo omaggio a coloro che hanno sacrificato le loro vite per la causa della libertà e della pace. Inoltre, possono aiutare a comprendere meglio gli aspetti meno noti della storia, rivelando nuovi dati e prospettive sugli eventi del passato.

Si spera che questo ritrovamento sia oggetto di approfondite indagini da parte degli esperti, in modo da poter condividere con il pubblico i risultati delle scoperte e farci conoscere meglio un capitolo importante della storia militare e del patrimonio culturale della regione.

Foto e video di Antonio Poddighe e Gianluca Cappai
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Claudio Sisto
Claudio Sisto
Fotogiornalista ambientale e marittimo. Da sempre si occupa di raccontare le profondità marine ma anche quello che accade in superficie. Esperto di Tevere nel tratto urbano, documenta la cronaca di Roma in tutte le sue sfaccettature, dalla nera alla rosa.
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