«Chi è il favorito non vince mai». Sincera convinzione o scaramanzia, quella espressa alla vigilia della serata finale con queste parole da Mahmood e Blanco, già ritenuti candidati alla vittoria del 72esimo Festival di Sanremo una settimana prima dell’inizio della kermesse? Sta di fatto che tutte le previsioni alla fine si sono avverate. Con la loro “Brividi” hanno trionfato a Sanremo ma prima ancora hanno conquistato tutti: il brano resiste primo nella Top 200 di Spotify. Non solo, la canzone ha superato i 3 milioni di stream nelle sue prime 24 ore di vita sulle piattaforme.
Rispettate tutte le previsioni: nella terna finale sono entrati anche gli altri favoriti, Elisa e Gianni Morandi, seconda e terzo, e anche il Premio della Critica è andato all’atteso Massimo Ranieri, davanti agli altrettanto pronosticati Giovanni Truppi ed Elisa. Insomma, un podio con tre generazioni di cantanti e una giuria della critica che si è dimostrata molto attenta alla qualità.
Eppure, come riporta l’Agenzia Dire, i futuri vincitori del Festival della canzone italiana si erano spesi molto alla vigilia, sempre evidentemente con una certa dose di scaramanzia ma anche con sincera ammirazione, in lodi per le qualità degli avversari. «Noi – avevano detto – siamo abbastanza tranquilli. Non ci pensiamo alla classifica. Ci sono tantissimi altri artisti dei quali siamo fan e dei quali abbiamo una stima immensa. Immaginare di stare sopra qualche nome sarebbe ancora un po’ strano. Speriamo solo di non deludere chi ci segue e ci ha dato tanto amore: si vede dai risultati del pezzo».
E dai risultati del Festival si vede che il duo vincitore ha saputo non essere da meno né delle previsioni degli esperti né del valore degli altri artisti. Ora, come sempre, si aprirà la seconda “gara” di Sanremo: quella delle vendite e degli ascolti in streaming. E anche su questo fronte, come si è visto, i trionfatori della riviera dei fiori partono favoriti.