Ritorna Almas, appuntamento ricorrente, giunto alla sua settima edizione, che vuole valorizzare le grandi mecenate della storia attraverso la messa in scena di drammaturgie originali. Dopo aver animato Maria Luisa de Medici, Maria Elia de Seta, Olga Brunner Levi, Isabella d’Este, Battista Sforza, Eva Mameli Calvino, è la volta di Madre Francesca Cabrini, la Santa dei migranti. Sarà protagonista, mercoledì 11 a Roma, di un reading dell’attrice Isabel Russinova, per la regia di Rodolfo Martinelli Carraresi.
Madre Cabrini, missionaria ed educatrice, fu il primo punto di riferimento del servizio sociale moderno, instancabilmente a fianco dei tanti italiani emigrati nelle Americhe all’inizio del 1900. Il suo fu un lavoro costante ed infaticabile che la vide creatrice di scuole, orfanotrofi, collegi dove venivano offerti corsi di assistenza linguistica ed ogni aiuto pratico indispensabile per l’integrazione.
In 37 anni di lavoro fondò 67 Istituti, percorse 43mila miglia di mare e 16mila di terra. La sua fede incrollabile le fece superare difficoltà insormontabili. «Le preghiere sono nei fatti non nelle parole», ripeteva. Mentre Papa Leone XIII così la descriveva: «Un poema d’intelligenza, poesia, ottimismo e carità».
La sua forte personalità ha ispirato diversi artisti, che l’hanno onorata nelle diverse discipline. Almas ne propone una visione drammaturgica inconsueta dal titolo Francesca di Dio, firmata da Isabel Russinova per la regia di Rodolfo Martinelli Carraresi. È proposta in anteprima, in forma di reading, realizzato con il contributo del Fondo Psmsad (il Fondo dell’Inps dedicato a pittori, scultori, musicisti, scrittori e autori drammatici), a Roma alla Casa internazionale delle donne mercoledì 11 dicembre 2024 alle 18.30.
«Approfondire una figura di donna così moderna, profonda, originale, dove si avverte costantemente la presenza solida della Fede, è stata un esperienza intensa e formativa: Santa Francesca Cabrini è davvero un esempio»: cosi commenta Isabel Russinova.