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Roma, al Bioparco restauro ecocompatibile del portale monumentale

Inaugurato nel 1911, presentava elementi di forte degrado dovuti agli agenti atmosferici e all’azione corrosiva dell’accumulo di polveri

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Inaugurato il portale monumentale del Giardino zoologico di Roma, a conclusione dell’intervento di restauro, durato otto mesi. Alla cerimonia erano presenti l’assessora all’agricoltura, ambiente e ciclo dei rifiuti di Roma Capitale Sabrina Alfonsi e la presidente della Fondazione Bioparco Paola Palanza.

I lavori di restauro hanno interessato l’ingresso monumentale del Bioparco della Capitale, originariamente inaugurato nel 1911, il quale è stato riportato agli antichi splendori grazie ad un accurato intervento conservativo curato e finanziato dal Dipartimento capitolino tutela ambientale, sotto la supervisione della Soprintendenza speciale di Roma e della Sovrintendenza capitolina.

Il portale presentava elementi di forte degrado dovuti agli agenti atmosferici e all’azione corrosiva dell’accumulo di polveri. Il risanamento conservativo ha interessato l’intero complesso monumentale e ha comportato interventi di particolare complessità, come la fedele ricostruzione di parti mancanti di alcune statue, ad esempio nel caso del cacciatore dei coccodrilli o del cacciatore di aquile. Anche le statue del leone, della leonessa e le due teste di elefante sono state completamente restaurate.

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Si è trattato di un restauro ecocompatibile, fanno sapere dalla Fondazione Bioparco di Roma, poiché per l’eliminazione di muschi e muffe sono stati utilizzati biocidi a base di olii essenziali, prodotti di distillazione delle piante aromatiche, atossici per gli operatori e per l’ambiente.

«Abbiamo voluto finanziare e curare questo restauro – ha detto l’assessora Sabrina Alfonsi – per restituire alla città in tutta la sua bellezza il portale del Bioparco, il giardino zoologico più antico d’Italia, visitato ogni anno da centinaia di migliaia di romani e turisti. Un’istituzione che svolge un’importante attività di conservazione e di ricerca scientifica, in collaborazione con una vasta rete di enti di ricerca italiani e internazionali. Un’attività scientifica di altissimo livello che ha portato il Bioparco al centro delle cronache internazionali con eventi di eccezionale rilievo come la nascita di Kala, la cucciola di tigre di Sumatra, una specie minacciata dall’estinzione. A questo si affianca un prezioso lavoro di educazione e sensibilizzazione sui temi della biodiversità, del rispetto degli animali e della tutela dell’ambiente, sul quale abbiamo costruito un rapporto di costante collaborazione. Un rapporto che intendiamo rafforzare con iniziative e progetti rilevanti come la realizzazione del “Sentiero della biodiversità”, un progetto che ha l’obiettivo di riqualificare il patrimonio vegetazionale e ambientale di un’area di circa due ettari all’interno del Bioparco dove si prevede di creare una foresta tropicale con piante e specie animali tipiche di questo habitat».

La presidente Palanza, nel sottolineare l’importanza dell’intervento di restauro, ha espresso un «sincero ringraziamento a Roma Capitale e all’assessorato ambiente per l’attenzione ed il costante sostegno alle azioni di tutela della biodiversità che la Fondazione Bioparco porta avanti, attraverso molteplici iniziative, grazie alla dedizione e all’entusiasmo di tutto il personale».

Il monumentale ingresso al Giardino zoologico venne realizzato intorno al 1909 su disegno di Armando Brasini (1879-1965), architetto e urbanista italiano tra i più noti dei primi del Novecento, e Giulio Barluzzi (1878-1953), architetto ed ingegnere, e venne inaugurato, insieme all’intero complesso dello zoo, nell’anno 1911, nell’ambito delle iniziative dell’Esposizione internazionale per il cinquantenario dell’Unità d’Italia.

La statua del cacciatore di coccodrilli prima e dopo il restauro (foto Marco Petrangeli)
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Claudia Cavallini
Claudia Cavallini
Nata nel 2006 a Roma, vive felicemente nella sua amata cittadina in provincia di Roma: Fiano Romano. Frequenta il liceo scientifico “Gregorio da Catino” di Poggio Mirteto. Ha conseguito la licenza nella scuola secondaria di primo grado all’Istituto comprensivo Fiano, con votazione 10 e lode. Ha ottenuto la certificazione B1 preliminary della lingua inglese. Nel 2016 ha vinto il concorso letterario per piccoli scrittori indetto dal Comune di Fiano Romano. Collabora con la rivista “La Gazzetta del Tevere”. Dedica molte ore allo sport e segue il calcio. La sua grande passione è la danza: è iscritta a corsi di danza classica, contemporanea e hip hop. Partecipa a laboratori di teatro-recitazione e prende parte con entusiasmo agli spettacoli che vengono messi in scena. Fin da piccola ha manifestato una particolare predilezione per la lettura e la scrittura. Ha prestato sempre una speciale attenzione agli eventi che accadono in tutto il mondo e principalmente nel territorio in cui abita. Il motto che guida la sua vita è un aforisma di Friedrich von Schiller: «Chi non osa nulla, non speri nulla».
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