La bicicletta e l’Appia Antica. Due simboli significativi che in occasione della Giornata mondiale della bicicletta, sabato 3 giugno, si uniranno per celebrare la ricorrenza attribuendole valori legati all’ambiente e alla cultura. La Festa della bicicletta è in programma il prossimo sabato 3 giugno, in occasione della Giornata dedicata al mezzo a pedali, a Roma.
Appuntamento per il raduno dalle 10 alle 13. Per l’occasione il tratto urbano che va da Porta San Sebastiano alla Chiesa Domine Quo Vadis sarà chiuso al traffico motoristico, «con l’auspicio che in futuro tale eccezionalità diventi la normalità», dicono gli organizzatori.
L’iniziativa, inoltre, è stata considerata dal Comune di Roma di interesse pubblico. Patrocinata dal Parco regionale dell’Appia antica e dal Comune di Roma, è stata promossa dalle associazioni Salvaiciclisti Roma, Federazione italiana ambiente e bicicletta (Fiab), Fridays For Future e Legambiente con l’adesione finora di Amodo (Alleanza mobilità dolce), Bike To School, Bike4City Roma, Clean Cities Campaign, Fondazione Scarponi, Comitato Parco LineaRe Roma Est. La partecipazione è aperta a tutte le organizzazioni e ai cittadini che condividono una nuova visione degli spazi pubblici improntata alla vivibilità e a stili di vita più sani ed ecologici.
Al raduno di sabato 3, sui caratteristici sampietrini, seguiranno momenti conviviali all’interno del Parco. Incontri, musica e allegria per ricordare il significato della bicicletta legato alla libertà, all’inclusione sociale e alla giustizia ambientale. Poi picnic nelle aree messe a disposizione dell’Ente Parco regionale Appia antica (ingresso al civico 50).
La cosiddetta mobilità “pulita” è uno dei principali strumenti per affrontare la lotta ai cambiamenti climatici perché contribuiscono all’abbattimento di sostanze climalteranti, come illustrato nelle considerazioni di carattere scientifico che accompagnano l’iniziativa. La bici è considerata dall’Assemblea dell’Onu strumento di sviluppo sostenibile, pertanto chiede agli Stati membri di prestare particolare attenzione all’impiego delle biciclette nei programmi e nelle politiche di sviluppo nazionali, regionali e internazionali.
La Via Appia è candidata alla lista del patrimonio mondiale. Il Ministero della Cultura ha avviato l’iter perché la Regina viarum sia un itinerario da valorizzare e da porre al centro del turismo lento per rafforzare l’offerta di nuovi attrattori, come i cammini e i percorsi sostenibili. La Giornata mondiale della bicicletta è stata proclamata dalle Nazioni Unite nel 2018, quando l’Assemblea generale ha riconosciuto «l’unicità, la longevità e la versatilità della bicicletta che è in uso da due secoli e che rappresenta un mezzo di trasporto semplice, economico, affidabile e sostenibile che promuove la preservazione ambientale e la salute».
Inoltre, gli spostamenti in bici sono garanzia di sicurezza stradale. È il principio del Safety in numbers, secondo il quale l’aumento di ciclisti perturba in modo virtuoso il traffico stesso, riducendo la velocità di punta e contribuendo a fluidificarlo. A tal proposito, il tratto urbano dell’Appia antica da anni è al centro di un dibattito circa la chiusura al traffico veicolare. Sono stati chiesti varchi elettronici o misure di limitazione della velocità per mitigare il pericolo in strada, considerato l’elevato afflusso di persone, turisti o anche semplici cittadini a piedi o in bici, nonché sperimentazioni al fine di una migliore valorizzazione dell’area.
«Ma tali istanze – dicono le associazioni che hanno organizzato l’iniziativa – sono state negate dal Ministero dei trasporti. Si auspica, pertanto, una celere emanazione di un decreto ministeriale con il quale vengano definite le condizioni per l’installazione e l’esercizio dei dispositivi di controllo, nonché l’accertamento della durata di permanenza all’interno delle medesime zone».
Tutte le informazioni sulla Festa della bicicletta sono disponibili sul sito https://festadellabicicletta.it, dove è indicato anche il punto del raduno, e sull’evento social https://fb.me/e/FrJpL1VL. La presenza è libera e a responsabilità individuale.