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Rieti: si finge il figlio e chiede denaro ai genitori; denunciato per truffa

Due anziani coniugi hanno riferito ai carabinieri di avergli dato 3.000 euro, da lui chiesti via messaggi per ricomprare il cellulare perso

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Vittime del raggiro via messaggino telefonico che si sta diffondendo sempre di più nell’ultimo periodo: la falsa richiesta di aiuto da parte di un figlio ai genitori. È quello che hanno denunciato due anziani coniugi ai carabinieri di Rieti, che al termine delle conseguenti indagini hanno denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica reatina un uomo di origini campane per l’ipotesi di reato di truffa. La magistratura dovrà ora accertare l’esatta dinamica dei fatti e la sussistenza dell’accusa.

Il provvedimento è stato inoltrato dai carabinieri all’autorità giudiziaria al termine di un’attività di indagine avviata lo scorso mese di settembre a seguito della denuncia presentata dai due coniugi, reatini ed entrambi settantenni. Ai militari, i due coniugi hanno riferito di essere stati contattati, tramite alcuni sms e messaggi WhatsApp, da un uomo. Questi si sarebbe spacciato per il loro figlio, asserendo di aver smarrito il vecchio cellulare e di aver pertanto necessità di ricevere del denaro per acquistarne uno nuovo. In questo modo, secondo quanto hanno raccontato i due nella loro denuncia, l’uomo sarebbe riuscito a farsi ricaricare una carta prepagata, a lui intestata, per un importo complessivo di oltre 3.000 euro.

Gli anziani coniugi hanno aggiunto che, indotti così in errore, solo dopo aver effettuato i relativi pagamenti avrebbero scoperto di essere stati raggirati e che il figlio, in realtà, non aveva mai perso il cellulare né richiesto loro del denaro. Hanno così deciso di rivolgersi ai carabinieri della stazione di Rieti i quali, ricevuta la notizia di reato, hanno immediatamente avviato le indagini del caso riuscendo infine ad identificare il presunto autore della truffa, poi denunciato all’autorità giudiziaria reatina.

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I carabinieri raccomandano sempre di prestare la massima attenzione a eventuali richieste di denaro effettuate tramite telefono o da persone sconosciute e di segnalare quanto prima ogni caso sospetto al numero unico d’emergenza 112 o al più vicino presidio dell’Arma. Inoltre, invitano a diffidare delle apparenze, non aprire agli sconosciuti, verificare l’identità di chiunque si presenti, non fornire dati sensibili, porre attenzione alle consegne, non elargire somme di denaro né altri beni a sconosciuti, diffidare da acquisiti porta a porta e segnalare alle autorità eventuali casi sospetti.

Foto di repertorio dell’archivio dell’Arma dei carabinieri, non riferita al fatto riportato nell’articolo
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Azzurra Cavallini
Azzurra Cavallini
Nata nel 2008 a Roma. Vive con la sua famiglia a Fiano Romano, una tranquilla cittadina della provincia romana. Frequenta il liceo delle scienze umane “Gaio Valerio Catullo” a Monterotondo. Nel 2018 ha vinto il concorso letterario per piccoli scrittori indetto dal Comune di Fiano Romano. Collabora con la rivista “La Gazzetta del Tevere”. Frequenta corsi di danza classica, moderna e reggaeton. Sin da piccola ha partecipato a laboratori teatrali e a rappresentazioni nella sua città d’origine. È appassionata di fotografia e ama cogliere aspetti inediti del mondo attraverso i suoi scatti. Ama la psicologia, che consente di comprendere l'animo umano in tutte le sue sfaccettature. Il suo motto è: «Non puoi mettere limiti a niente. Più sogni, più andrai lontano» (Michael Phelps).
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