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Pnrr e legge elettorale Ue, le Autonomie: «Chiediamo ascolto»

Appello allo Stato del Coordinamento dei Presidenti Assemblee legislative di Regioni a Statuto speciale e Province autonome, riunito a Trento

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«Il confronto tra presidenti di Regioni e Province a Statuto speciale è fondamentale per lo sviluppo e la tutela delle Autonomie: “specialità” significa avere onori e oneri, e ritrovarci ci aiuta a scambiare esperienze e soprattutto a presentarci uniti nel rappresentare le nostre peculiarità davanti alle istanze centrali». Così ha commentato la presidente del Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano, Rita Mattei, al termine del Coordinamento dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni a statuto speciale e delle Province autonome, ospitato ieri a Trento dal Consiglio regionale del Trentino-Alto Adige/Südtirol, con il presidente Josef Noggler e i vicepresidenti Roberto Paccher e Luca Guglielmi quali padroni di casa.

Presenti, oltre al presidente del Consiglio della provincia autonoma di Trento Walter Kaswalder, i presidenti dei Consigli regionali Gianfranco Miccichè (Sicilia), Michele Pais (Sardegna) e Alberto Bertin (Valle d’Aosta), con Piero Mauro Zanin, presidente del Consiglio regionale del Friuli-Venezia Giulia e coordinatore in carica del Coordinamento, collegato in remoto.

I presidenti hanno concordato sulla necessità che i Consigli delle autonomie si muovano in sintonia con gli esecutivi – e a questo scopo il coordinatore Zanin ha attivato un confronto con il presidente della Giunta provinciale di Bolzano Arno Kompatscher quale coordinatore nazionale per le Autonomie – in particolare per lo sviluppo di tre temi: le clausole di maggior favore e le norme di attuazione degli Statuti speciali, l’elaborazione di una proposta di modifica della legge elettorale europea, che risale al 1979 e che limita la rappresentanza dei territori di dimensioni più ridotte, quali quelli ad autonomia speciale, e infine un ruolo non subalterno, bensì di indirizzo e di monitoraggio, dei Consigli delle Regioni e Province ad Autonomia speciale nell’ambito dell’applicazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).

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«Insieme – ha concluso Mattei – è più facile evidenziare che il riconoscimento delle nostre speciali competenze è indispensabile per gestire al meglio territori con esigenze particolari». 

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