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Pallanuoto: la nuova stagione presentata dal capitano dell’Ortigia

Dopo l’addio di Giacoppo, i gradi di capitano del gruppo biancoverde sono passati a una delle bandiere di questa società: Christian Napolitano. Nato e cresciuto sportivamente con l’Ortigia, dopo una parentesi a Brescia è tornato a lottare da protagonista per i colori del club della sua città

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Una delle novità dell’Ortigia che si prepara per il suo esordio ufficiale nella stagione 2021/2022 (primo turno di coppa Italia nel weekend 17-19 settembre) è il ruolo di capitano. Dopo l’addio di Giacoppo, i gradi di capitano del gruppo biancoverde sono infatti passati a una delle bandiere di questa società: Christian Napolitano. Nato e cresciuto sportivamente con l’Ortigia, dopo una parentesi a Brescia è tornato a lottare da protagonista per i colori del club della sua città. Il centroboa biancoverde, che quest’anno è tornato nel giro della Nazionale a 39 anni, avrà il compito di rappresentare e guidare i suoi compagni di squadra durante una stagione nella quale l’Ortigia lotterà su tre fronti per migliorare ulteriormente i risultati strepitosi ottenuti in questi ultimi quattro anni.

«Per me essere capitano dell’Ortigia – afferma Napolitano – è una grande soddisfazione, perché sono figlio di questa società, sono cresciuto alla Cittadella dello Sport. Sarà una gioia per me rappresentare il club e i miei compagni di squadra. Certo, è un grande orgoglio sentirsi chiamare capitano, e io cercherò di diventare ancora più un punto di riferimento, sia per i più giovani che per i meno giovani, ma non cambia nulla per me a livello di rapporto con la squadra, perché è un gruppo di bravi ragazzi, facile da gestire».

«Rispetto a quando ero giovane – continua il centroboa siracusano – sono cresciuto, sono cambiato mentalmente, e credo che questo ruolo sia una ricompensa per quello che ho fatto in tutti questi anni. Dopo la parentesi a Brescia, che è stata bella ma durante la quale, specialmente nell’ultimo periodo, mi ero un po’ perso, tornare a Siracusa mi ha ridato tutto, grazie al lavoro e all’ambiente che ho trovato. Essere capitano pertanto è la consacrazione di questo percorso. Per un siracusano, ortigiano come me, è il massimo. Ma questo non mi spinge a montarmi la testa, rimango sempre umile e penso a lavorare sempre di più per la squadra».

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Il nuovo capitano biancoverde parla poi della rosa a disposizione di mister Piccardo: «Abbiamo tanti giovani – sottolinea Napolitano – sui quali la società ha deciso di puntare. Inoltre, è arrivato Filip Klikovac, che ci darà una mano importante. Saremo due ottimi centroboa, fisicamente molto presenti, e questo ci sarà molto utile perché aumenta la forza al centro. I giovani ci aiuteranno tanto, perché come dico sempre noi spingiamo loro e loro spingono noi. La società ha fatto una scelta e a noi non dispiace. Sarà una squadra nuova, sarà tutto nuovo. Ne parlavamo con
Tempesti, siamo molto curiosi di vedere come si imposterà tutto. Stiamo lavorando tantissimo con il mister, ora aspettiamo i cinque nazionali impegnati al mondiale Under 20, poi tra due settimane ci sarà la Coppa Italia».

Napolitano, infine, risponde a quei pochi che vedono l’Ortigia ridimensionata nella forza e nelle aspettative: «Quello che è il passato ormai lasciamocelo dietro le spalle, ora è tutto nuovo. Sono andati via Giacoppo e Rocchi: li ringraziamo per quello che hanno dato, ma ormai sono il passato. Adesso si riparte, ci sono tanti siracusani, tanti
ragazzi che hanno fame e voglia di vincere, ci siamo noi anziani che vogliamo ancora fare qualcosa di importante. L’Ortigia è sempre competitiva, perché i giovani sono cresciuti e, anzi, secondo me il livello qualitativo del gioco si è alzato ancora di più, perché c’è una maggiore velocità, più esplosività e anche più peso al centro. Crediamo molto in questa squadra e andiamo avanti per la nostra strada».

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Raffaele Dicembrino
Raffaele Dicembrino
Giornalista professionista, ho iniziato la mia carriera come collaboratore de Il Tempo quotidiano ed in televisione su varie emittenti private. Nell'amore per questa professione e con il "vizio" di raccontare sempre la verità ho diretto radiogiornali e redazioni giornalistiche di televisioni locali. Molteplici gli articoli firmati su numerose testate giornalistiche nazionali e locali. Ho anche lavorato da ufficio stampa per politici e personaggi del mondo della cultura. Attualmente mi occupo principalmente di sport, spettacolo e di quanto avviene in Vaticano. Il mio motto? “Il vero dono non è la libertà ma come te ne servi”.
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