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La maialina Tina è salva: il Tar annulla l’abbattimento deciso dalla Asl di Novara

Accolto il ricorso di “Rifugio Miletta” sostenuto da una petizione con 160mila firme. La suina resterà con Gabriele Zalando che l'ha adottata

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Il Tribunale amministrativo regionale del Piemonte, con una sentenza molto articolata e scendendo nel merito di ogni profilo giuridico che Rifugio Miletta, con l’avvocata Angelita Caruocciolo, avevano sollevato, ha annullato il provvedimento di abbattimento di Tina, la maialina vietnamita incrociata con un cinghiale che vive a Castelletto Sopra Ticino nella famiglia di Gabriele Zalando. Nei giorni scorsi vi avevamo raccontato la vicenda (leggi: Tina, la maialina che rischia la vita in un mondo che vuole abbattere ogni diversità) e quindi siamo molto felici di svelarvi il lieto fine.

«Il provvedimento di abbattimento della Asl di Novara commenta l’avvocata Angelita Caruocciolo – era abnorme, immotivato né tantomeno sostenuto dalle norme e dalla disciplina che avevano richiamato. Il Tar ha ritenuto infondata anche la relazione postuma che la Asl di Novara ha presentato tentando di giustificare l’operato precedente».

Soddisfazione da parte di Alessandra Motta, presidente di Rifugio Miletta, che commenta: «È la seconda sentenza, dopo quella del Tar del Lazio nel ricorso di La Fattoria degli ultimi del 10 ottobre 2022, che disarma un servizio sanitario pubblico che, con inaccettabile crudeltà, avrebbe voluto uccidere Tina. È una vittoria memorabile, un altro importantissimo mattone nella costruzione di un mondo in cui il diritto alla vita e alla libertà appartenga ad ogni essere vivente senziente».

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«Siamo molto soddisfatti – aggiunge Francesco Castaldo, vicepresidente di Rifugio Miletta – e speriamo di aprire un fronte per fare in modo che le amministrazioni sanitarie rivedano l’applicazione della normativa in tema di Psa e gestione dei suini che vivono nei rifugi e con i privati cittadini. Grazie di cuore all’avvocata Angelita Caruocciolo per la passione, l’impegno e il tempo che ha dedicato a Tina. Grazie a tutte le associazioni che hanno dato visibilità a Tina, alle quasi 160mila persone che hanno firmato la petizione che chiedeva di lasciarla vivere e a tutte le persone che le sono state virtualmente vicine in tutto questo periodo».

Il Tar del Piemonte ha anche condannato la Asl di Novara al pagamento delle spese processuali e alla restituzione del contributo unificato che Rifugio Miletta si era sobbarcata per ricorrere ad un giudice a tutela della vita di Tina.

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Lorenza Morello
Lorenza Morellohttps://lorenzamorello.it/
Giurista d'impresa e presidente nazionale Apm (Avvocati per la mediazione), si occupa di aziende, internazionalizzazione e ristrutturazione del debito e ritiene da decenni che la sua “missione” sia quella di rendere il diritto più comprensibile a tutti. Aiuta le aziende e le persone a prevenire il conflitto anziché venirne travolte. Laurea in giurisprudenza a Torino, 110 magna cum laude e premio Bruno Caccia, ha studiato a Oxford, Strasburgo, Oldenburg, Atene e Montreal. Autrice di molteplici pubblicazioni (tra le ultime "No taxation without representation") è nota nel mondo radiofonico e televisivo in Italia e all'estero anche grazie al suo ruolo di consulente di “Casa Italia”, su Rai Italia, in cui risponde ai quesiti e ai dubbi degli italiani nel mondo.
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