Domenica 20 ottobre alle 11, al Madison Cinemas AlFellini di Grottaferrata, Massimiliano Bianconcini presenterà il suo libro dedicato ai personaggi interpretati dal grande Lino Banfi in 27 anni di carriera, dal 1960 al 1987. Il libro si intitola “Dalla parte di Lino… vai avanti, cretino! Apparizione e storia evolutiva della specie banfiota”, edito da Santelli Editore. Ospite d’onore dell’incontro sarà lo stesso Lino Banfi, che interverrà alla presentazione del libro di Bianconcini e riceverà un riconoscimento della città dei Castelli Romani.
L’appuntamento sarà moderato da Tommaso Mascherucci, già dirigente della Regione Lazio e del Parco regionale dei Castelli Romani ed ex assessore comunale a Frascati, personalità dell’ambiente culturale e teatrale molto nota nella zona. L’associazione professionale Giornalisti 2.0 ha collaborato alla promozione della presentazione. L’ingresso alla sala è libero.
«Mi preme dire – commenta l’autore del libro – che sono enormemente grato a Lino Banfi, che ha letto il mio libro, apprezzandolo e decidendo di partecipare alla presentazione, scrivendo anche una splendida, ironica e intensa postfazione che sarà inclusa nella seconda edizione del libro. L’incontro tra me e Lino Banfi è stato reso possibile da Paola Comin, press agent dell’attore, che ringrazio».
L’incontro di domenica sarà aperto dal sindaco di Grottaferrata, Mirko Di Bernardo, che ha voluto mettere a disposizione la sala del cinema AlFellini e che per l’occasione consegnerà all’attore di Andria l’encomio solenne della città per alti meriti artistici.
Massimiliano Bianconcini, laureato in Lettere con una tesi sperimentale (“La critica letteraria di Niccolò Gallo”), è giornalista pubblicista. Ha ricoperto l’incarico di portavoce, capo Ufficio Stampa e responsabile eventi in diverse PA. Collabora con varie riviste e magazine online con articoli di enogastronomia. È autore della trasmissione radiofonica “Foodie in Town”. In passato ha pubblicato articoli di cinema, teatro, letteratura, musica e politica. Questo è il suo primo libro.
«Nel descrivere le parabole comiche e grottesche dei personaggi di Banfi, amate da milioni di italiani – spiega Massimiliano Bianconcini -, ho tracciato una evoluzione “esistenziale” del personaggio banfiota, individuando quelle che sono le linee direttrici del suo destino: l’inettitudine e la sfortuna. Come Edipo, in un modo o nell’altro, per forza o per inerzia, nei film più belli, divertenti, allegri e ridanciani, il personaggio compie il proprio destino».
«La cosa bella è che nel seguire le vicende esistenziali di questi personaggi sono giunto a inaspettate conclusioni, tutte fondate su evidenze effettiva. Ad esempio, ho scoperto che a mettere uno dietro l’altro i caratteri che Banfi ha interpretato in tre film di Marcello Fondato (“Certo, certissimo… anzi probabile”; “Ninì Tirabusciò, la donna che inventò la mossa”; “Causa di divorzio”), viene fuori che il regista gli affida sempre la parte di difendere il capitale e i mezzi di produzione. Non può essere un caso quindi se, per Fondato, Banfi aveva le caratteristiche per ricoprire il ruolo di “guardiano” del capitale. Così come non può essere un caso se, per Nanni Loi, Banfi aveva la faccia da direttore di carcere».
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