È in corso nei comuni del Lazio il censimento delle piccole e medie imprese commerciali e artigianali attive da almeno 50 anni. Il censimento è rivolto agli operatori economici interessati all’iscrizione all’Elenco regionale delle botteghe ed attività storiche, tenuto dalla Regione. I legali rappresentanti degli esercizi economici dovranno presentare una comunicazione al Comune dove si trova l’attività per chiederne l’inclusione nell’Elenco. L’obiettivo dell’iniziativa della Regione è quello di sviluppare concretamente iniziative di valorizzazione e promozione delle botteghe e attività storiche.
La partecipazione ad iniziative di promozione e valorizzazione, l’accesso a contributi sulla base di bandi dedicati e il rilascio del logo distintivo di Bottega e attività storica del Lazio. Sono queste le principali opportunità che aprirà l’iscrizione nell’Elenco regionale, che sarà reso pubblico sul sito della Regione e nei portali web istituzionali dei Comuni. L’elenco dettagliato delle attività, quindi, attraverso la Rete sarà consultabile da chiunque.
Vasta è la tipologia delle attività che hanno la possibilità di essere inserite nell’Elenco regionale. Possono aderire coloro che dimostrino di avere i requisiti previsti della Legge Regionale numero 1 del 2022, come i locali storici, locali e botteghe connotati da valore storico-artistico e architettonico, destinati ad attività di commercio, somministrazione, artigianato, artistiche o miste, compresi cinema, teatri, librerie e cartolibrerie, svolte continuativamente anche da soggetti diversi e in modo documentabile da almeno settanta anni.
Anche i locali storici tradizionali, individuati secondo quanto dispone il Codice dei beni culturali e del paesaggio, avranno la possibilità di essere inclusi. Così come le botteghe d’arte e di antichi mestieri, botteghe nelle quali sono svolte, in modo documentabile da almeno cinquanta anni, attività artistiche consistenti in creazioni, produzioni e opere di elevato valore estetico, comprese quelle che richiedono l’impiego di tecniche di lavorazione tipiche della tradizione regionale, e attività artigiane e commerciali che hanno conservato antiche lavorazioni, prevalentemente manuali, e tecniche di produzione derivanti da tradizioni, usi o culture locali che rischiano di scomparire, comprese le attività di restauro dei beni culturali e degli oggetti d’arte, dell’antiquariato e da collezione
E ancora le attività storiche e tradizionali, attività di commercio e somministrazione in sede fissa, artigianato, artistiche o miste, compresi cinema, teatri, librerie, cartolibrerie ed edicole, svolte, in modo documentabile, continuativamente, nel medesimo locale, da almeno cinquanta anni, con la stessa tipologia di vendita, somministrazione o lavorazione e di cui siano mantenute l’identità e le caratteristiche originarie dell’attività, restando ininfluenti l’eccellenza degli arredi, il valore storico, artistico, architettonico della bottega storica in cui l’attività si svolge.