L’apertura di un nuovo commissariato di polizia al servizio di alcuni quartieri del capoluogo, organizzazione del lavoro negli uffici della Questura, tutela delle pari opportunità fra operatori e operatrici. Sono alcuni dei temi più importanti e urgenti affrontati nell’incontro che il Questore di Latina, Michele Spina, ha avuto con i rappresentanti del sindacato di polizia Libertà e sicurezza (Les). Il dottor Spina, insediatosi da pochi giorni, ha ricevuto una delegazione composta da Elvio Vulcano, portavoce di Les, e Clara Lucchesi, segretaria generale provinciale.
Un primo incontro, «occasione per un doveroso saluto al neo Questore della provincia e per l’augurio di un buon lavoro», lo definisce il sindacato in una nota diffusa al termine del vertice. «Tuttavia – afferma il portavoce Vulcano – dopo le formalità è stata anche l’occasione per mettere al corrente il Questore di alcune tematiche aperte». In particolare, la delegazione sindacale ha sottolineato l’iniziativa intrapresa da Les, in collaborazione con molteplici associazioni territoriali e nazionali, tra cui l’Associazione antimafia “Antonino Caponnetto”: una petizione popolare per l’istituzione di un commissariato di polizia nei quartieri Q4 e Q5 di Latina.
«L’istanza – spiega Vulcano – è stata peraltro da noi già consegnata pubblicamente al precedente Ministro dell’Interno unitamente alla associazione Codici, rappresentata nell’occasione dal dottor Antonio Bottoni», componente del comitato regionale del Lazio e referente della delegazione di Latina dell’associazione nazionale di volontariato per la difesa dei consumatori, particolarmente attiva anche nei campi dell’usura, della sanità e della legalità.
«Sicuramente – aggiunge la segretaria provinciale Lucchesi – presenteremo di nuovo al Questore Spina alcune nostre richieste, mirate alle pari opportunità, che in precedenza sono state liquidate con un atteggiamento troppo superficiale, sessista e discriminatorio. Il Questore ci ha comunque rassicurati che l’attenzione al personale sarà massima in modo che questo possa lavorare serenamente; in merito alla sicurezza dei cittadini il neo Questore ha già individuato alcune criticità territoriali alle quali cercherà a breve di porre rimedio». A margine del confronto, il portavoce Vulcano ha commentato: «Per il Questore si prospetta un lavoro certamente non facile, perché le associazioni criminali presenti sul territorio pontino gestiscono i loro interessi in modo silenzioso e sotterraneo, per non attirare attenzione su di esse e per non far disturbare i propri affari. Ma il lavoro non sarà facile neppure sotto l’aspetto organizzativo interno dell’ufficio, perché non possiamo non ricordare che due nostri validi colleghi si sono tolti la vita nel dicembre 2018. Auspichiamo che il neo-Questore voglia partire proprio dalla Questura per ridare serenità a tutti coloro che vi lavorano».