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Klimt Experience: emozioni reali nella realtà virtuale

La mostra multimediale allestita nello splendido Palazzo Marchesi Campanari a Veroli (FR): un'esperienza artistica straordinaria e innovativa

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Tutta la bellezza che non ti aspetti, in un inedito connubio tra epoche, un matrimonio perfetto tra innovazione e storia in nome della grande arte. Risalendo tra i vicoli di Veroli, cittadina del frusinate, maestoso si erge il Palazzo Marchesi Campanari (Palazzo Marchesi Campanari – Dimore Storiche Lazio : Dimore Storiche Lazio (retedimorestorichelazio.it) . È in questa splendida dimora storica che ha preso forma una delle mostre più all’avanguardia: Klimt Experience (Klimt Experience – Una Produzione Crossmedia GroupKlimt Experience | A Multimedia Exhibition). Chiamarla mostra, infatti, è riduttivo. È un’esperienza, un vissuto sensoriale ed emotivo dentro le opere e la vita dell’artista con l’ausilio di tecnologie e strumenti multimediali che consentono una visione, anzi un’immersione vera e propria nel mondo di Gustav Klimt (1862-1918).

Oltre alle proiezioni sulle pareti di una delle stanze affrescate più suggestive del palazzo, indossando il visore si entra nella realtà tridimensionale. La visita virtuale, sempre accompagnata dai più sublimi brani della musica classica e della lirica, catapulta il visitatore in un mondo fantastico, dentro i quadri e le opere pittoriche dell’artista viennese, tra i fondatori del movimento secessionista che traghettò l’arte al di fuori degli ambienti accademici, in una rinascita architettonica, del design, della moda e ovviamente della pittura.

Ed ecco le splendide e amate donne ricoperte d’oro a richiamare lo sfarzo bizantino che incantò Klimt a Ravenna. Ed ecco una delle sue muse, Emilie Flöge, con gli abiti in stile liberty. Ecco le opere più celebri, riprodotte in tutto il mondo: dal Ritratto di Adele Bloch Bauer a Il bacio, a La medicina, andata distrutta in un incendio e per questo attorniata dalle fiamme nella rappresentazione virtuale.

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La mostra è stata inaugurata il 18 dicembre scorso dal Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e talmente numerose sono state le prenotazioni che è stata prorogata di un mese. Termina il 20 marzo prossimo. Veniamo ai curatori di questo evento. È stato organizzato dal Comune di Veroli (Comune di Veroli) con il pieno coinvolgimento della Pro Loco di Veroli (prolocoveroli.it). L’ideazione e l’allestimento sono della CrossMedia Group di Firenze, che si è affidata alla Orwell di Milano per la realtà 3D (Orwell-Vr | Realtà Virtuale e Computer Grafica).

Palazzo Marchesi Campanari a Veroli

Per Veroli è soltanto l’inizio di un percorso culturale che avrà come fulcro proprio Palazzo Marchesi Campanari, acquistato dall’Amministrazione comunale di Veroli e inserito nella Rete delle Dimore storiche del Lazio, come spiega il sindaco Simone Cretaro: «L’idea di ospitare un evento di alto livello nel Palazzo Marchesi Campanari segue un progetto notevolmente più ampio che ci ha consentito di presentare in maniera adeguata l’edificio al fine di poterlo candidare ad un ruolo espositivo permanente anche per opere di grande valore».

«A tale scopo stiamo lavorando con Regione Lazio, Ministero della Cultura e Soprintendenza. Una funzione culturale che si esplica anche attraverso eventi, ma soprattutto incastonata in una rete museale che coinvolga tutti i luoghi d’interesse del territorio verolano. L’investimento su Palazzo Marchesi Campanari è pensato anche alla luce di questo progetto rivolto alla fruizione culturale dei beni monumentali verolani».   

Entra nei dettagli di questa iniziativa la consigliera delegata alla cultura, Francesca Cerquozzi: «L’ottimo riscontro che Klimt Experience ha raccolto ci conforta ancora di più a sostenere convintamente il progetto dell’Ecomuseo, ovvero la creazione di una rete di luoghi da visitare accedendo con un solo biglietto, come accade in altre città di cultura. Veroli ha da offrire moltissimo, se pensiamo solo al Tesoro di Sant’Andrea, alla Basilica di Santa Salome, alla Scala Santa, al Museo civico archeologico e alla città sotterranea, alla Biblioteca Giovardiana, al Museo della civiltà rurale e a quello delle erbe, e non ultima l’abbazia di Casamari. Stiamo lavorando affinché il progetto si realizzi a breve con la collaborazione di Pro Loco, Diocesi e le guide turistiche della provincia di Frosinone».

Garbo e competenza nell’accogliere i visitatori sono stati dispensati dai giovani del Servizio civile, studenti universitari che si sono adoperati affinché l’assistenza non venisse a mancare mai neanche durante i giorni festivi e neanche al Museo civico archeologico.

«I nostri ringraziamenti vanno all’amministrazione comunale di Veroli – afferma Gianluca Scaccia, presidente della Pro Loco di Veroli –  e un particolare riconoscimento va ai giovani del Servizio civile, che hanno permesso a moltissime persone di visitare il Palazzo Marchesi Campanari e la mostra, che ha fatto da traino anche per le visite al Museo civico. Siamo contenti che questa offerta culturale sia stata colta pienamente anche dalle scuole, non soltanto per le visite guidate ma anche per progetti di alternanza scuola-lavoro. Alcuni studenti dell’Alberghiero “Sulpicio” di Veroli coordinati dai loro docenti tutor, ad esempio, si sono dedicati all’accoglienza. Occuparsi di arte non è solo formativo, ma accresce le sensibilità culturali di ogni persona, soprattutto in giovane età».

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Marina Testa
Marina Testa
Cresciuta a pane e televisione, maturata negli ambienti della stampa scritta, parlata e visiva, sono una giornalista professionista dal 2004 con esperienze anche nell'ambito di uffici stampa pubblici e privati. Credo nella comunicazione e nell'informazione perché significa entrare in contatto con le persone, raccontare realtà che altrimenti resterebbero fuori dalla porta della storia. A volte sono i luoghi stessi la testimonianza diretta di quanto avvenuto. A volte basta uno scatto fotografico per capire. Vivere nella Valle del Sacco ha radicato ancora di più alcune mie innate convinzioni sul rispetto e l'integrazione con l'ambiente naturale, fonte dell'esistenza di tutti. Un assioma che permea l'attivismo in una federazione per la promozione della ciclabilità.
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