Secondo l’ultimo rapporto del Dipartimento di Stato statunitense sulla guerra condotta da Israele nella Striscia di Gaza, non è da escludere che l’esercito israeliano abbia usato delle armi inviate dagli Stati Uniti in violazione del diritto umanitario. Si tratta di un rapporto presentato al Congresso degli Stati Uniti dal segretario di Stato statunitense, Antony Blinken, secondo il quale è plausibile che le armi inviate a Israele siano state utilizzate in modo improprio.
Il rapporto, chiaramente critico dell’operato di Israele nella Striscia, si tiene tuttavia ben lontano dal fare affermazioni controverse, ribadendo come non ci siano prove concrete o evidenti che leghino le armi statunitensi a violazioni del diritto umanitario internazionale. Il rapporto non prevede infatti un arresto all’invio di armi a Israele.
Ciononostante, già mercoledì scorso il presidente Joe Biden in un’intervista alla Cnn ha rilasciato affermazioni dure nei confronti del governo israeliano e ha parlato per la prima volta della sospensione dell’invio di un carico di nuove armi a Israele, nello specifico un carico di 1.800 bombe da 900 chilogrammi e 1.700 bombe da 225. Biden ha inoltre affermato come, qualora Israele decidesse di invadere Rafah, «gli Stati Uniti smetteranno di fornirle proiettili di artiglieria, bombe per aerei da combattimento e altre armi offensive».
Se da un lato gli Stati Uniti sembrano iniziare a riconsiderare il loro sostegno a Israele, dall’altro tale supporto rimane, almeno per ora. Un esempio di questo bilanciamento si è manifestato venerdì, quando l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione che conferisce alla Palestina nuovi «diritti e privilegi» all’interno dell’Onu, sostenendo la sua richiesta di diventare uno stato membro a pieno titolo. La proposta, presentata dagli Emirati Arabi Uniti, ha raccolto 143 voti favorevoli, 25 astenuti (tra cui l’Italia) e 9 contrari, inclusi gli Stati Uniti.
In conclusione, sia il rapporto del Dipartimento di Stato sia le dichiarazioni di Biden suggeriscono la possibilità di un cambiamento nella politica statunitense riguardo al sostegno a Israele. i prossimi sviluppi del conflitto saranno dunque determinanti. Se Israele dovesse superare la linea rossa indicata da Biden, potrebbe perdere il sostegno del suo principale alleato.