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HomeCultura e spettacoliGoodbye Liam; «ma non è la fine, rivedrò la tua faccia»

Goodbye Liam; «ma non è la fine, rivedrò la tua faccia»

Funerali privati per il cantante deceduto a 31 anni in circostanze da chiarire. Per amici e fans «un'anima gentile, coraggiosa e divertente»

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Liam Payne, ex membro degli One Direction, è stato ricordato con grande affetto ed entusiasmo alla cerimonia privata che si è tenuta ieri nella sua città natale, Wolverhampton, in Inghilterra. L’onoranza funebre si è svolta poco dopo più di un mese dalla sua scomparsa, all’età di 31 anni.

Ad accoglierlo c’era la presenza di tutte le persone care a lui, a partire dalla famiglia, Karen e Geoff Payne, alla mamma di suo figlio Baer, la fidanzata Kate Cassidy, fino ad arrivare ai suoi ex compagni di band che hanno fatto sapere di essere completamente devastati dal tragico avvenimento. All’esterno della chiesa, addobbata con fiori, frasi e decorazioni, vi erano molte persone del posto e tantissimi fan che si sono tenuti a distanza per rispettare il momento di privacy richiesto dalla famiglia.

Quest’ultima ha espresso il suo dolore in una breve dichiarazione: «Siamo devastati. Liam vivrà per sempre nei nostri cuori e lo ricorderemo per la sua anima gentile, coraggiosa e divertente». Liam ha fatto parte della vita di tantissime giovani ragazze che lo hanno ringraziato in tutto il mondo con momenti di silenzio, foto, lettere, frasi e raduni in cui si sono ascoltate e cantate le canzoni più belle degli One Direction e quelle della sua carriera da solista.

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La sua morte, avvenuta il 16 ottobre a Buenos Aires, è stata causata da una caduta dal terzo piano di un hotel in cui alloggiava. Dall’autopsia risulta esserci la presenza di molti traumi, sia esterni sia interni. L’esame autoptico ha stabilito che nel momento della caduta era privo di conoscenza. Perciò la morte del cantante non risulta essere un atto di suicidio ma un incidente, per il quale sono indagate tre persone a lui vicine.

Liam Payne viene conosciuto grazie ad X-factor nel 2010 e, soprattutto, deve la sua grande fama agli One Direction che, anche se arrivati terzi nella competizione, sono diventati un fenomeno globale, pubblicando un alto numero di album, canzoni e concerti. Tra questi ultimi, quello più importante e riconosciuto allo stadio di San Siro, nel 2014, che ancora oggi viene ricordato.

La sua scomparsa è stato un avvenimento che nessuno si aspettava e che ha fatto scalpore in tutto il mondo. Gli One Direction, ogni singolo ragazzo del gruppo, non sono stati solamente una semplice band che ha fatto compagnia a miliardi di giovani nel loro periodo adolescenziale, ma sono entrati nella vita e nel cuore di ogni ragazza che si è rivista nelle loro canzoni e che ha trovato il modo di andare avanti anche nelle situazioni peggiori, insegnandoci che la vita va avanti e che non bisogna mollare mai.

E come dice la loro ultima canzone, Walking in the wind, «Auh goodbyes are bitter-sweet, But it’s not the end, I’ll see your face again» («Ah, gli addii sono dolce-amari, ma non è la fine, rivedrò la tua faccia»).

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Aurora Carraturo
Aurora Carraturo
Sono nata in Belgio, a Bruxelles, dove ha sede il Parlamento europeo. Studio lingue e parlo francese, inglese e spagnolo. Mi piace leggere e amo guardare i film e le serie tv. Mi piace lo sport e, infatti, seguo la Formula 1 e qualche volta anche il calcio e il basket. Ho praticato scherma e continuo a guardarla in televisione.
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