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Giurano i nuovi agenti della polizia di Stato della scuola di Nettuno

Ieri giuramento degli allievi agenti del 216° corso nella scuola di polizia. Vulcano (sindacato Les): «Bella ma organizzazione da migliorare»

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Hanno sottoscritto il “patto” di fedeltà e lealtà verso i cittadini e le istituzioni: un momento significativo e toccante che ha coinvolto ieri a Nettuno i 387 allievi agenti della polizia di Stato che hanno frequentato il 216° corso di formazione nell’Istituto per ispettori della città marittima sul litorale laziale. Una festa alla quale si sono uniti in tanti, anche se qualche perplessità sull’organizzazione è stata sollevata dal sindacato di polizia Les (Libertà e sicurezza) in merito a «mancate risposte a delle richieste di partecipare alla cerimonia».

Non è stato un percorso semplice: complice la situazione pandemica, la prima parte del corso si è svolta con la didattica a distanza. Solo dal 28 febbraio scorso è stato possibile per gli allievi formarsi in presenza nelle aule della prestigiosa scuola.

La giornata di ieri è iniziata con l’arrivo delle autorità civili e militari, accolte dal direttore dell’Istituto, Vincenzo Avallone. La cerimonia del giuramento ha visto gli allievi schierati in compagnie, di fronte all’emozionatissimo pubblico di familiari e amici e con il suggestivo accompagnamento musicale della banda della polizia di Stato.

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La giornata ha avuto il momento più emozionante con la recita della formula solenne del giuramento di fedeltà alla Repubblica a cui hanno risposto in coro tutti gli allievi dicendo a voce alta «Lo giuro».

Elvio Vulcano

«Abbiamo seguito i giovani agenti in tutte le fasi della loro formazione, come faremo da domani nelle strutture territoriali dove andranno ad operare», ha commentato Elvio Vulcano, portavoce nazionale del sindacato di polizia Les. Qualche perplessità Vulcano l’ha espressa però sull’organizzazione della cerimonia finale del corso, con il giuramento degli allievi.

«Nonostante la cerimonia sia riuscita nei migliori dei modi – ha detto – agli occhi degli allievi e dei loro familiari, dietro le quinte abbiamo riscontrato qualche carenza organizzativa, in quanto, ad esempio, diversamente dal passato, persone che avevano richiesto in via formale di poter assistere alla cerimonia non hanno ricevuto nessuna risposta e, nonostante si fossero svolte numerose riunioni al riguardo, agli occhi più smaliziati poteva sembrare che questa fosse la prima cerimonia che questa scuola avesse mai organizzato».

Un limite che, secondo il sindacato, probabilmente deriva dal cambio in corsa del direttore dell’Istituto, avvenuto lo scorso 20 aprile a ridosso del termine del corso, quando il nuovo direttore Avallone è subentrato al suo predecessore, Giuseppe Mauro Volpe.

«Sappiamo che il dottor Avallone è persona capace ma, forse, aveva necessità di più tempo per conoscere meglio i propri collaboratori». Così ha spiegato la visione del sindacato Les Vulcano, che ha poi concluso ricordando la delicatezza della formazione dei nuovi agenti: «Da poliziotto di lungo corso devo dire che se durante il corso qualche aspirante viene valutato non idoneo al tipo di lavoro che dovrà svolgere è giusto che venga allontanato. Questo nel suo interesse, in quello della collettività ed anche nell’interesse della stessa polizia di Stato».

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Stefania Basile
Stefania Basile
Sono nata nel 1977 all'estremità meridionale della Calabria tirrenica, nella città di Palmi, che si affaccia sullo stretto di Messina e sulle splendide isole Eolie. Amo le mie origini e Roma, la città dove vivo per motivi professionali. Come diceva la grande Mia Martini: «il carattere dei calabresi a me piace moltissimo. Possiamo sembrare testardi, un po' duri, troppo decisi. In realtà siamo delle rocce, abbiamo una grande voglia di lavorare e di vivere. Io non sono di origine, io sono proprio calabrese!».
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