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Il Frosinone sogna il colpaccio, ma il Milan non si addomestica e recupera

È 3-2 nel finale per i rossoneri. Gran partita dei ciociari, che possono recriminare per i due flash con cui gli ospiti recuperano e vincono

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Il colpo d’occhio mozzafiato, il Frosinone che accarezza il colpaccio a 25’ dal 90, il Milan che risale, sorpassa e vince 3-2 al termine di una partita che rimarrà un bello spot per il calcio. Dopo 45’ squadre sull’1-1 per effetto dei gol di Giroud al 16’ e di Soulé su rigore al 24’. Nel finale, al 2’ di recupero, la grande deviazione di Turati sul tiro-cross di Leao deviato da Okoli. Nella ripresa Mazzitelli trova ilddiagonale che ribalta i rossoneri ma al 27’ arriva il pari di Gabbia a porta vuota e al 36’ Jovic infila il 3-2 dopo un rimpallo sfortunato tra Romagnoli e Valeri.

IN CAMPO – Un solo avvicendamento e poi il cambio tattico. Di Francesco recupera dal 1’ Mazzitelli e passa al 4-2-3-1, in maniera speculare con il Milan. Davanti a Turati i quattro sono gli stessi del “Bentegodi”: da destra a sinistra Gelli, Romagnoli, Okoli e l’ex Brescianini. Mediana a due con Barrenechea e Mazzitelli, quindi alle spalle di Kaio Jorge la batteria di trequartisti formata da Soulé, Harroui e Seck. In panchina sia Lirola che Valeri. Ma all’appello manca una squadra intera senza portiere: Oyono, Bonifazi, Zortea, Lusuardi, Cuni, Marchizza, Kalaj, Ghedjemis, Baez oltre a Caso e Bidaoui.

Il Milan è quello ampiamente annunciato durante la settimana: Maignan in porta, davanti a lui da destra a sinistra Calabria, Kjaer, Gabbia e Theo Hernandez; Adli e Reijnders è la coppia di mediana; alle spalle di Giroud da destra a sinistra Pulisic, Loftus-Cheek e Leao.

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SPETTACOLO NO STOP: AVANTI IL MILAN POI CI PENSA SOULE’ DI RIGORE – Nemmeno 1’ e il Frosinone va vicino al vantaggio: ripartenza sbagliata del Milan con Adli basso al limite della propria area, ci prova Mazzitelli che viene contrato al limite, poi pallone a Soulé che cerca il sinistro a girare, pallone di poco alto dall’incrocio del pali alla destra di Maignan immobile. Ed è ancora il giallazzurro ad intrufolarsi nell’area del Milan ma Gabbia scherma il fantasista del Frosinone che parte alle spalle di Kaio Jorge nell’assetto iniziale di Di Francesco.

La partita è subito bella e spettacolare, i due allenatori se la giocano a scacchi con mosse ponderate e con giocatori che si muovono alla zemaniana, con l’elastico. Al 9’ Calabria per Pulisic in area, la difesa del Frosinone chiude con Brescianini che segue il movimenti dell’ex Chelsea. Dall’altra parte Soulé imbecca per Seck ma la traiettoria è leggermente lunga per l’ex del Torino. Il Frosinone combina tutto di prima all’11’ e va a prendersi un angolo, con la difesa del Milan che chiude il dialogo tra Seck e Kaio Jorge. Dall’altra parte la squadra di Di Francesco è compatta sulle folate dei rossoneri. Gelli segue come un’ombra Leao a destra, dall’altra parte è Brescianini a francobollare tutte le mosse di Pulisic.

Al 17’ il Milan passa: il Frosinone perde un pallone a metà campo sulla pressione a Soulé, subito la verticalizzazione per Loftus-Cheek che allarga per Leao, un’occhiata dentro l’altra, traiettoria morbida con Giroud che si stacca da Romagnoli e infila di testa sul primo palo. La risposta del Frosinone è nel tentativo di Brescianini servito in area da un tocco intelligente di Harroui, l’ex di turno si apre lo spazio ma il tiro è debole tra le braccia di Maignan. Che 1’ dopo deve volare per andare a deviare in angolo una bordata di Seck da una posizione centrale.

Ma il Frosinone spinge e al 21’ dopo uno scambio prolungato manda al cross Gelli, Leao con il braccio devia il pallone con la mano sinistra dentro l’area, per Pairetto è rigore. Dal dischetto va Soulé che infila laddove Maignan non arriva con la mano di richiamo, pareggia, realizza il 10° gol personale in campionato e diventa il giocatore del Frosinone con più gol nella massima serie (scavalcati Daniel Ciofani e Dionisi).

GRANDE EQUILIBRIO, IL FROSINONE RISPONDE COLPO SU COLPO. TURATI SALVA – Il Frosinone sposta palla con grande facilità da destra a sinistra, Seck lascia a Soulé che la muove per Harroui che a sua volta con la coda dell’occhio vede Brescianini sul binario di sinistra, in area c’è ancora il tocco morbido dell’onnipresente Soulé per Kaio Jorge ma la traiettoria è leggermente lunga e Maignan blocca. Ma l’azione è da manuale del calcio, quello ad alto livello.

Il Milan risponde con una verticalizzazione improvvisa su Pulisic che si materializza a destra, Okoli stringe per chiudere, il numero 11 va al tiro è Turati è bravissimo a restare in posizione ed a respingere di pugno, poi libera Romagnoli. Occasione per il Milan al 34’ viziata però da un fallo su Seck che rimane a terra, Leao incrocia su Giroud e va a raccogliere in area, Turati resta con i piedi sulla linea di porta ma la traiettoria è alta per Pulisic e lunga per la scivolata del portoghese e il Frosinone si salva.

Il Frosinone si muove a fisarmonica, si innesca il suo Soulé-Gelli, l’ex dell’Albinoleffe cerca e trova la finezza ma Theo Hernandez comprende la furbata e si oppone col corpo alla percussione sulla linea di fondo. Brescianini detta legge a sinistra, trova l’appoggio del solito Soulé, poi è Mazzitelli che detta per lo stesso Brescianini nel cuore della difesa rossonera, il Frosinone reclama un tocco di mano di Gabbia che non c’è. Ma ogni volta che i giallazzurri si affacciano nell’area del Milan suonano le sirene in casa rossonera.

Nei 3’ di recupero la grande deviazione di Turati che al 47’ salva un gol fatto dopo una cavalcata di Leao che nell’uno contro uno con Gelli ha vita facile, tiro-cross, pallone deviato da Okoli e smanacciata provvidenziale del portiere giallazzurro.

MAZZITELLI, IL “GOLLONSO”. PARI DI GABBIA, ISPIRATO DA GIROUD – Si riparte, al 3’ Seck dà un saggio della bravura in progressione e va a prendersi la punizione e costringe all’ammonizione Reijnders. Le ripartenze del Frosinone creano sempre qualche problema al Milan che resta comunque temibilissimo quando i tre moschettieri e Giroud si muovono sull’intenzione dei due mediani Reijnders e Adli. Il Frosinone al 12’ prende campo con Barrenechea, tocco su Kaio Jorge che si autolancia, si sposta sulla sinistra e va al tiro, pallone non molto lontano dal palo alla destra di Maignan che comunque è sulla traiettoria.

Lungo il palleggio dei giallazzurri attorno al 13’, poi il tocco in area di Mazzitelli è deviato da Loftus-Cheek quel tanto che basta per favorire l’intervento di Maignan. Il Milan si affaccia due volte nell’area del Frosinone, che copre bene. Pioli al 17’ toglie i due ammoniti Reijnders e Loftus-Cheek e inserisce Bennacer e Okafor. Il Frosinone rischia qualcosa al 18’, Giroud vede con i retrofari Pulisic ma Brescianini è attento nella chiusura.

Si gioca a velocità supersonica e il Frosinone al 20’ passa: Mazzitelli nel cuore dell’area del Milan servito col contagiri da Soulè e con un diagonale mefistofelico mette il pallone alle spalle di Maignan. Un fallo di Giroud su Barrenchea, per Pairetto tutto regolare. La partita si scalda. Il Milan cerca di alzare i giri del motore, il Frosinone non si abbassa e ne guadagna lo spettacolo. Al 27’ il Milan pareggia: pallone in area sul secondo palo, Turati non azzarda l’uscita, sponda di Giroud, Gabbia infila di testa a due passi dalla porta.

JOVIC HA UN CONTO APERTO COL FROSINONE – Due grandi chiusure di Okoli e Romagnoli impediscono a Leao e Pulisic di trovarsi davanti a Turati nel giro di 30”. Al 32’ tre cambi per il Frosinone: dentro Cheddira per Kaio Jorge, esordio di Valeri che rileva Seck e torna Lirola per Harroui. Tatticamente non cambia nulla nel Frosinone. Pioli risponde con Jovic per Pulisic al 34’.

Ma la beffa è dietro l’angolo: sbaglia il rinvio Lirola a destra, pallone in area di Bennacer, rimpallo tra Romagnoli e Valeri, Jovic ha un conto aperto con il Frosinone e batte Turati per il 3-2. Ultimi due cambi per parte al 40’: nel Frosinone dentro Reinier per Brescianini e Ibrahimovic per Mazzitelli; nel Milan Florenzi per Calabria e Musah per Giroud.

Il Frosinone deve cercare di far scoccare l’ultima scintilla di una partita giocata alla garibaldina ma il Milan si compatta, il tempo scorre fino al triplice fischio finale. Il Milan vince 3-2, il Frosinone gioca una gran partita ma può recriminare per i due flash che hanno permesso alla squadra di Pioli di riemergere e prendersi tre punti.

FROSINONE (4-2-3-1): Turati; Gelli, Romagnoli, Okoli, Brescianini (40’ st Reinier); Barrenechea, Mazzitelli (40’ st Ibrahimovic); Seck (32’ st Valeri), Soulé, Harroui (32’ st Lirola); Kaio Jorge (32’ st Cheddira).

A disposizione: Frattali, Cerofolini, Reinier, Garritano, Kvernadze, Bourabia, Ibrahimovic, Monterisi.

Allenatore: Di Francesco.

MILAN (4-2-3-1): Maignan; Calabria (40’ st Florenzi), Kjaer, Gabbia, Theo Hernandez; Adli, Reijders (17’ st Bennacer); Pulisic (34’ st Jovic), Lotfus-Cheek (17’ st Okafor), Leao; Giroud (40’ st Musah).

A disposizione: Sportiello, Nava, Terracciano, Jimenez, Simic, Bartesaghi

Allenatore: Pioli.

Arbitro: signor Luca Pairetto di Nichelino (To); assistenti Alessio Tolfo di Pordenone e Alessandro Lo Cicero di Brescia. Quarto Uomo Francesco Cosso di Reggio Calabria; Var Maurizio Mariani di Aprilia (Latina), Avar Simone Sozza di Seregno (Mi).

Marcatori: 16’ pt Giroud (M), 24’ pt Soulé (F), 20’ st Mazzitelli (F), 27’ st Gabbia (M), 36’ st Jovic (M)

Note: Spettatori totali: 16.050; abbonati: 10.684; spettatori paganti: 5.366 (di cui 1.020 ospiti); Totale incasso compreso rateo abbonamenti: euro 479.639,57; ammoniti: 43’ pt Loftus-Cheek (M), 4’ st Reijnders (M), 11’ st Harroui (F); angoli: 4-2 per il Milan; recuperi: 3’ pt; 5’ st

(Per gentile concessione di Frosinone calcio Magazine)

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Giovanni Lanzi
Giovanni Lanzi
Nato a Roma il 9 maggio 1961, residente a Frosinone. Sono un giornalista professionista ma ho anche una cultura informatica. Per 17 anni ho lavorato infatti nel Ced di un’azienda chimica, partendo da operatore e arrivando ad essere sistemista. Nel frattempo ho continuato a coltivare la mia passione di sempre, scrivere e raccontare fatti. Prima da collaboratore di un quotidiano locale, Ciociaria Oggi, e poi, una volta chiusa la lunga parentesi da informatico, da redattore e successivamente da Capo Servizio dello Sport di un altro quotidiano locale, La Provincia. Da 4 anni sono nell’Ufficio Stampa del Frosinone Calcio.
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