Si pensava potesse piovere, ma non che grandinasse. No, non si parla del meteo australiano, ma della situazione in casa Ferrari. Dopo la brutta qualifica di sabato, le speranze erano riposte su un possibile assetto da bagnato, ma ben presto queste si sono rivelate vane. La macchina non va e i piloti non possono fare miracoli.
Charles Leclerc parte anche bene e si mette in quinta posizione, alle spalle di George Russell. In media gira un secondo e mezzo a giro più lento delle imprendibili McLaren che, con pista bagnata e gomme intermedie, non hanno rivali. Il monegasco rimane costantemente a 5-6 secondi da Russell ma i suoi giri non sono costanti.
Dopo la safety car causata da Fernando Alonso e il pit stop per montare gomma slick dura, la pioggia torna e, mentre tutti tornano alle intermedie, le due Rosse proseguono per un altro giro, in attesa di qualche miracolo metereologico. Leclerc scala in decima posizione, addirittura dietro a Lewis Hamilton che, però, riesce a scavalcare insieme a Gasly e conquista l’ottava posizione finale.
La prima gara in rosso di Hamilton è ancora più da incubo, considerando che per la maggior parte del tempo rimane in ottava posizione, dietro al tappo Albon, difficilissimo da superare. Alla fine segue la strategia del team di rimanere fuori un giro in più con gomme slick sotto la pioggia ma, come prevedibile, non paga. Decimo posto finale per Lewis che deve anche subire il sorpasso di un recuperante Piastri all’ultimo giro.
Tante le domande che devono farsi a Maranello, ma una, per fortuna o sfortuna, avrà risposta già prossima settimana in Cina: è questa la vera Ferrari? Le temperature e il cambiamento di assetto tra venerdì e sabato raccontano una parte della storia, ma a Shanghai non si può più sbagliare. La Ferrari è arrivata al primo bivio stagionale alla seconda gara. E questo già può essere visto come la prima sconfitta dell’anno. Ora serve rialzare la testa sapendo che potrebbe non bastare.
