Dopo due anni in cui la Ferrari ha sofferto, aspettando e sperando in un immediato cambiamento, ecco che il 2022 si prospetta come l’anno giusto. Un anno in cui la scuderia con più titoli vinti, con un grande passato, con i migliori tifosi provenienti da tutto il mondo e con una storia piena di vittorie alle spalle, potrà riscattare la sua importanza e il nome che porta. Per la Ferrari l’uno-due di Charles Leclerc e Carlos Sainz è l’ottantacinquesima doppietta della sua storia in Formula 1. Per il team di Maranello si tratta della vittoria numero 239, mentre per Leclerc è la terza dopo quelle di Belgio e Italia 2019.
Un Gran Premio, quello d’esordio stagionale in Bahrain, che ha stupito, emozionato ed entusiasmato tutti i fan del Cavallino che, rispetto agli altri team in gara (Red Bull, Mercedes, Alpha Tauri..), non ha riscontrato particolari problemi durante lo svolgimento della competizione.
Costantemente in lotta con la Red Bull del campione in carica Max Verstappen, che conclude a zero punti a causa del ritiro per guai alla sua monoposto, il monegasco Charles Leclerc si riconferma il pilota esperto, maturo e competente qual è, facendo ritornare la sua squadra in vetta alle classifiche. Soprannominato “il predestinato”, un appellativo che ormai gli appartiene, ha fatto emozionare, urlare e ricredere nella Ferrari che da molto tempo non combatteva per le prime posizioni.
Da non dimenticare, tuttavia, lo spagnolo Carlos Sainz Jr, che con il suo grande talento è riuscito a raggiungere la seconda posizione realizzando, infine, la doppietta tanto desiderata. Questi risultati fanno ben sperare e intendere come la Scuderia Ferrari abbia lavorato sodo, centrando il progetto ideato per questa nuova era della Formula Uno, ricca di novità tecniche e regolamentari, e portato in alto il nome che, con orgoglio, è fiera di possedere.
«È un gruppo che ha saputo lavorare compatto – ha commentato il team principal della Ferrari, Mattia Binotto – e reagire alle difficoltà. È bello vedere che siamo tornati a lottare per il primo posto, il nostro obiettivo di questa stagione».
Difatti, il team può essere fiero del successo riscontrato anche a livello motoristico insieme all’Alfa Romeo e alla Haas, che hanno disputato una gara strepitosa e combattuta dopo molti anni in cui regnava il buio più totale. Un buio che, invece, tocca la Mercedes, la Red Bull e le loro motorizzazioni, che hanno mostrato delle complicazioni a livello di affidabilità, portando al ritiro alcune delle vetture.
Un weekend che può essere definito, da parte del team del Cavallino, senza obiezioni: un capolavoro, riscoprendo l’ansia, la tensione e infine la gioia di rivedere la propria squadra in alto. Dal termine della prima gara, definita spettacolare, si può ambire solo al meglio, continuando a lavorare costantemente e senza desistere, augurando il meglio ai piloti e alla squadra perché la Ferrari c’è e non ha nessuna intenzione di mollare.