Bufera sul servizio scuolabus a Fiumicino. L’attivazione del trasporto scolastico, voluta il 13 settembre dall’amministrazione comunale che ha ignorato le difficoltà della ditta appaltatrice, priva del numero necessario di vetture, ha provocato il panico nella popolazione scolastica e soprattutto fatto infuriare i genitori.
La società Fratarcangeli si è trovata impreparata a rispondere immediatamente alle esigenze del servizio: ciò si è reso evidente la mattina del 13 settembre. A fronte delle 23 linee scolastiche, programmate in base all’apertura dei plessi, sono usciti dai depositi solo una decina di mezzi. La stessa difficoltà si è registrata anche il giorno successivo. Venerdì 15 le cose sono andare meglio, anche se alcuni collegamenti non sono stati effettuati, provocando molti problemi ai genitori che lavorano, obbligati a mettersi alla guida della propria auto per portare a scuola i figli.
«Un avvio del servizio scuolabus molto sconcertante – dice con tono risentito Marta Mannocci, mamma di un alunno che sale sul collegamento “Colombo1” -. La cosa assurda è che abbiamo telefonato all’ufficio trasporti del Comune e ci hanno risposto che stavano provvedendo, mentre un gruppo di genitori erano in attesa del mezzo alla fermata. Per fortuna siamo state informate dalle disponibili accompagnatrici con messaggini sulla presenza o meno dei bus».
Coinvolte nei disservizi anche le assistenti, rimaste inutilmente in attesa ai punti d’incontro per l’arrivo delle vetture risultate indisponibili. «Il rischio disagi, per l’anticipo al 13 settembre – dice Nunzio Nablo, il coordinatore della ditta Fratarcangeli -, era stato rappresentato all’assessore ai trasporti e questo in considerazione del fatto che nel Lazio l’apertura ufficiale della scuola era il giorno 15. Questi due giorni ci dovevamo consentire di rinnovare il parco mezzi con i nuovi bus acquistati poi lo scorso giovedì dalla Romana Diesel, grazie ai quali abbiamo oggi, 15 settembre, dato un duro colpo ai disservizi».
Alle accese proteste delle famiglie si sono aggiunti i consiglieri dei gruppi Pd, Sinistra Italiana e Reti Civiche, che hanno sottolineato «l’incapacità di questa amministrazione nella gestione del trasporto». Lunedì il sindacato Usb ha annunciato uno sciopero del settore scolastico con manifestazione pomeridiana davanti alla sede del Comune.
«Fratarcangeli ha subito mostrato il livello della sua disorganizzazione – afferma il sindacalista dell’Usb, Saverio Schergna -. Lo sciopero di lunedì è il risultato della sua disattenzione: ci aspettavamo l’adeguamento dei contratti con assunzione del personale a tempo indeterminato, che purtroppo non c’è stato».
Altre dolenti note invece arrivano dal trasporto pubblico locale (Tpl), che ha avuto i soliti problemi nel trasferire i numerosi studenti, residenti a Fiumicino, negli istituti superiori del “Leonardo da Vinci” a Maccarese. «Al negativo avvio del servizio scolastico si affianca quello dei trasporti urbani – conclude Schergna – che hanno lasciato a terra molti studenti del liceo e dell’agrario di Maccarese. Inoltre, il Tpl continua a registrare problemi con il salto di corse e la soppressione di linee, che hanno scatenato le ire dei pendolari».