Ad Isola Sacra, dopo 5 anni, viene riaperto al traffico l’incrocio della discordia tra viale dell’Aeroporto e via Trincea delle Frasche. In tarda mattina il personale della Polizia locale ha ufficialmente dato il via al transito delle prime automobili dopo che gli addetti avevano ridisegnato la segnaletica orizzontale e verticale, sincronizzato l’impianto semaforico.
Lo scorso 25 luglio il sindaco di Fiumicino, Mario Baccini, ha firmato un’ordinanza con la quale affida all’Anas il compito di rimuovere i new jersey al crocevia chiuso nel 2018. Di fatto annullava così quella emanata dall’allora sindaco, Esterino Montino, per «evitare gli ingorghi stradali nel territorio comunale con particolare riferimento all’arteria che confluisce sull’attraversamento» a seguito dei lavori sul ponte della Scafa da parte dall’Astral, la quale prevedeva addirittura la ricostruzione dell’attraversamento.
In un secondo tempo, la presidente del Consiglio dei Ministri affidava all’Anas la gestione di viale dell’Aeroporto e gli interventi sull’attraversamento. L’Azienda nazionale delle strade effettuava una serie di sopralluoghi statici, affidati all’Università La Sapienza, che portavano a una radicale ristrutturazione del ponte che oggi gode di ottima salute.
Nell’ordinanza dell’attuale primo cittadino viene quindi precisato che sono «venute meno le motivazioni di tutelare le restrizioni della viabilità, pertanto è ora possibile e necessario riaprire al traffico l’incrocio chiuso da anni». Soddisfazione viene espressa dai residenti nel comprensorio isolano, che avevano a lungo protestato contro la decisione della precedente amministrazione fino a dar vita a una serie di manifestazioni. È tornato il sorriso anche sul volto dei titolari di attività commerciali su via Trincea delle Frasche, che avevano registrato una flessione degli incassi in occasione della chiusura dell’incrocio.
L’unica nota stonata viene dai pendolari del X Municipio, in particolare di quelli provenienti da Ostia e Acilia, diretti all’aeroporto “Leonardo da Vinci”, perché saranno ora costretti a mettersi in fila al nuovo incrocio e a fare la coda anche sul viadotto da e per lo scalo, dove sono in cantiere i lavori di demolizione e ricostruzione dell’impalcato della sopraelevata.