Un drone per smascherare i furbetti che danno fuoco ai rifiuti urbani e alle sterpaglie nel cuore della notte o abbandonano immondizia. È il nuovo piano strategico varato dall’amministrazione di Fiumicino per frenare l’azione di quanti continuano a provocare danni ambientali al territorio e in particolare ad Isola Sacra e Fiumicino città, che si sveglia la mattina avvolta da una nuvola di fumo.
«Il nostro obiettivo è individuare comportamenti illeciti – afferma Stefano Costa, assessore all’ambiente – e scovare i soggetti che provocano disagi a quanti risiedono a Fiumicino città. In collaborazione con i volontari della Misericordia e con il supporto della Polizia locale, stamani attiveremo l’occhio del grande fratello che monitorerà alcune aree».
L’azione dell’assessorato ha portato ieri mattina a bonificare il ciglio stradale di via del Faro, trasformato dai soliti sporcaccioni in una discarica a cielo aperto. Protagonisti della mega-ramazzata gli operatori della società Rti Gesenu, Poletti ecologica e Etambiente, che presto diventerà “Fiumicino ambiente”, impegnati per tutta la mattinata a rimuovere materassi, mobilia e cumuli di maleodoranti sacchetti contenenti immondizia. L’iniziativa è stata apprezzata soprattutto dal responsabile del porticciolo “Il faro”, Armando Stampella, tempestato dalle segnalazioni dei proprietari di natanti ormeggiati nell’approdo.
«Per l’ennesima volta – aggiunge Costa – abbiamo proceduto alla pulizia di via del Faro, che si era trasformata in un punto di accumulo rifiuti. In barba alle regole, i soliti ignoti continuano nell’indiscriminato abbandono di pattume, provocando un danno di immagine alla nostra città. In tutto il territorio è iniziata l’installazione di cestini, a cui farà seguito quella dei contenitori per le deiezioni canine».
Si tratta di mille recipienti in grado di raccogliere cartacce e di 500 dove abbandonare le feci dell’amico dell’uomo.
Intanto, gli agenti di Polizia locale continuano ad essere impegnati nei raid in spiaggia e l’ultima operazione ha portato al sequestro di altre due tende a Passoscuro, davanti all’arenile del Don Guanella, di venditori ambulanti che trascorrevano la notte e che alla vista dei vigili urbani si sono dati a gambe levate.