«L’arresto, la prigionia e spesso l’uccisione dei sindaci ucraini è uno degli aspetti più crudeli dell’invasione russa». Lo ha detto Antonio Decaro, presidente dell’Anci, l’Associazione nazionale Comuni italiani, in relazione ad alcuni fatti che le cronache di questi giorni sulla guerra in Ucraina hanno riportato: il rapimento di leader della resistenza nelle città occupate dai militari russi, in particolare di sindaci e amministratori locali. Decaro, sindaco di Bari dal 2014 e presidente dell’Anci dal 2016, come riporta l’AdnKronos, ha espresso «la solidarietà e la vicinanza» dei sindaci italiani ai loro colleghi ucraini.
«È una pratica violenta – ha affermato Decaro in relazione ai rapimenti dei sindaci ucraini da parte delle forze armate della Russia – che tradisce l’intenzione di strappare a quelle comunità i loro punti di riferimento, donne e uomini che in queste settimane hanno guidato le attività di soccorso e sostegno alle popolazioni civili. Dopo aver tolto agli ucraini la pace, si vuole togliere loro l’identità e i riferimenti democratici che i sindaci rappresentano in ogni angolo del mondo: l’elenco dei loro nomi, pubblicato oggi, è una lista di persone coraggiose che meritano ammirazione e aiuto».
«Per questo i sindaci italiani ribadiscono la solidarietà e la vicinanza ai loro colleghi ucraini, e chiedono che ogni sforzo venga fatto per garantire la libertà e la vita a chi di loro è stato rapito dalle forze d’occupazione», ha concluso Decaro.