È stato capace di creare forti emozioni come pochi. Apprezzato o criticato, mai nascosto all’opinione pubblica dall’indifferenza. Comunque la si pensi di lui, Silvio Berlusconi ha caratterizzato un’epoca della storia d’Italia. Con le sue azioni e i suoi pensieri ma anche con il suo stile inconfondibile di apparire in pubblico. Inconfondibile come le sue cravatte, dietro le quali si è custodito finora un piccolo segreto di moda che ora si svela al pubblico: le creazioni che il Cavaliere ha prediletto, al punto di cercarne sempre delle nuove e di farne omaggio ai potenti del mondo nelle occasioni istituzionali in cui si è trovato a rappresentare il nostro Paese.
Dietro queste originali creazioni c’è Damiano Presta, da oltre vent’anni leader della sartoria italiana, che ancora oggi segue personalmente tutti i dettagli di ogni singola cravatta, rigorosamente fatta a mano.
Gioielli del made in Italy (leggi qui: Il “made in Italy” che resiste) raccolti in varie collezioni. Alle quali oggi si aggiunge una, in edizione limitata, interamente dedicata alle cravatte predilette da Silvio Berlusconi.
«Nel lontano giugno 2012 – racconta Damiano Presta nel suo sito internet – ho ricevuto una telefonata da un numero sconosciuto: “Il Presidente Berlusconi desidera incontrarla”. Ho subito pensato a uno scherzo e invece era tutto vero. È arrivato il primo ordine del Presidente. L’emozione è stata grande ma anche tantissima paura di non essere all’altezza delle sue aspettative. Per 12 anni sono stato il suo unico fornitore di cravatte. Cravatte che il presidente Berlusconi indossava personalmente e omaggiava negli incontri istituzionali e non. Tutto ciò mi rende orgoglioso del mio lavoro».
Sono 36 i disegni esclusivi della collezione privata che raccoglie le cravatte scelte da Berlusconi. «Durante ogni anno di collaborazione – spiega Damiano Presta – sono stati estratti e conservati nell’archivio personale i tre disegni da lui preferiti, dal 2012 al 2023».
Sono tutte cravatte “settepieghe”: una creazione esclusiva di Damiano Presta realizzata tra la sua provincia di origine, Cosenza, e Roma, dove ha la sua attività. «Una cravatta – spiega orgoglioso Presta parlando della sua originale “settepieghe” – che nessun marchio che va per la maggiore può imitare. Per un semplice motivo: le macchine che producono in massa le cravatte riconoscono automaticamente un processo produttivo che prevede solo tre pieghe. Per fare la “settepieghe”, devi farla necessariamente a mano».
La produzione comporta quindi un consumo di seta maggiore: per fare una “settepieghe” occorrono 80 centimetri di stoffa, una quantità doppia rispetto a quella industrialmente utilizzata per produrre un solo pezzo. Una stoffa di qualità, selezionata da Damiano Presta, che fa anch’essa la differenza. Una differenza che ha portato a quella famosa telefonata del 2012 da cui è partita una storia di stile e di moda che oggi è raccolta nelle 36 creazioni dedicate al Cavaliere.