La chiesa di Civita Castellana ha accolto pochi giorni fa il suo nuovo vescovo, S. E. Mons. Marco Salvi, nominato lo scorso 11 novembre Vescovo di Civita Castellana da Papa Francesco. Mons. Salvi è succeduto al conterraneo Romano Rossi, che per ben 15 anni ha guidato la comunità cattolica nel comune civitonico. Un’accoglienza con una celebrazione solenne, ma nello stesso tempo semplice, con la presenza di cardinali, vescovi della Conferenza episcopale laziale, sacerdoti, parroci.
Numerosi i fedeli giunti oltre che dal territorio diocesano anche dalla diocesi di Perugia-Città della Pieve, dove Marco Salvi ha esercitato fino ad ora il suo servizio pastorale come Ausiliare del card. Gualtiero Bassetti e poi di Mons. Ivan Maffei. L’intenso abbraccio della comunità al nuovo presule si è tenuto in piazza Giacomo Matteotti, situata nel cuore antico della cittadina.
Al suo ingresso nella piazza, accompagnato dal cardinale Bassetti e da monsignor Maffei, Salvi è stato accolto da un lungo applauso da parte dei fedeli presenti. La cerimonia, sempre in piazza Matteotti, è iniziata con i saluti istituzionali. Poi ha preso la parola il nuovo vescovo.
Davanti ai numerosi presenti, monsignor Salvi ha detto: «Vengo con il desiderio di creare sempre più momenti di ascolto, di confronto ma soprattutto di relazione, affinché nessuno rimanga indietro, come dice Papa Francesco. La Chiesa ha il compito di non stancarsi mai di annunciare e aprire nuovi orizzonti pastorali, nella consapevolezza che la ricerca del bene comune possa diventare qualcosa di concreto».
È seguita una processione che è passata davanti al picchetto d’onore dei carabinieri in alta uniforme. Dopo la celebrazione eucaristica all’interno della Cattedrale, il rito del “possesso canonico” del nuovo vescovo, la lettura della bolla papale e il passaggio del pastorale dalle mani di monsignor Rossi a quelle del suo successore.
La giornata del nuovo vescovo è iniziata con l’incontro con gli ospiti della casa Progetto psicoterapeutico Cusmano; successivamente c’è stato un momento di preghiera al Santuario Santa Maria ad Rupes, patrona della diocesi, a Castel Sant’Elia. Nello stemma del vescovo Salvi spicca il motto duc in altum (“spingiti verso il largo”): un programma di vita per un pastore chiamato a guidare le “sue pecore” verso mete sempre più alte e profonde.