Il cortometraggio come strumento imprenditoriale e culturale da valorizzare e portare all’attenzione del grande pubblico. Restituire la dignità che merita al “corto” come opera artistica e culturale che non è da meno di un quella di un film tradizionale; anzi, rappresenta un impegno di particolare rilievo perché nel giro di pochi minuti è necessario sintetizzare una storia, per trasmettere valori che e forti emozioni.
È questo l’impegno che testimonia con la propria attività l’Associazione produttori indipendenti cortometraggi (Apic), che nei giorni scorsi ha presentato le proprie attività e i propri programmi. Palcoscenico dell’evento la Festa del cinema di Roma. Nello spazio “Lazio terra di cinema della Regione Lazio di “AuditoriumArte”, nell’Auditorium Parco della musica di Roma, si sono confrontati produttori ed esperti. Moderatore dell’incontro Alessandro Tartaglia Polcini, giornalista e docente di Cinema e immagini per la scuola (Cips), nonché produttore di Own Air, in concorso alla Festa del cinema di Roma, nella sezione Freestyle, con il documentario “Pietre e mattoni” di Saeid Shahparnia, una copruduzione Italia-Iran.
I relatori
Michele Lo Foco, membro del Consiglio superiore del cinema e dell’audiovisivo presso la Direzione generale del cinema del Ministero della Cultura, ha ribadito il suo impegno per promuovere i cortometraggi, aprendo alla possibilità di avviare tavoli tecnici per discutere nuove strategie di distribuzione del formato short.
Lo Foco ha sottolineato: «Oggi è essenziale trattare i cortometraggi con un approccio diverso. Mi auguro che i distributori considerino l’idea di acquistare almeno due corti per ogni lungometraggio, così da proiettarli nelle sale prima di ogni film. I corti non sono prodotti minori o più semplici, anzi! È più complesso essere incisivi in pochi minuti, dove la narrazione deve catturare subito l’attenzione. Serve una grande capacità di racconto».
Il Presidente di Apic, Alessandro Costantini, ha detto: «Il cortometraggio sta dimostrando sempre più di poter essere un modello di business concreto e sostenibile per le società di produzioni indipendenti e non solo una mera palestra per giovani autori. Apic si pone l’obiettivo di accompagnare questa crescita in Italia, in quanto i dati dimostrano che il cortometraggio possiede tutte le potenzialità per creare nuovi imprenditori, nuove opportunità lavorative e quindi nuovo indotto. Non neghiamo però delle forti criticità sulle regole di ingaggio per i cortometraggi che rallentano lo sviluppo di questo formato».
Durante la conferenza, il segretario generale di Apic, Ciro Serio, ha illustrato le criticità dei requisiti di ammissibilità del nuovo decreto sul tax credit, evidenziando come le regole di ingaggio per i cortometraggi risultino spesso proibitive. Apic crede fermamente che la produzione di cortometraggi in maniera industriale e con un solido piano finanziario possa diventare un modello di business credibile e stabile per le società di produzione indipendenti italiane.
Il cortometraggio: uno strumento di crescita economica e occupazionale
Il cortometraggio non è soltanto un trampolino di lancio per nuovi talenti, spiega Filippo Montalto, produttore di Andromeda film, ma rappresenta una concreta opportunità per la nascita e lo sviluppo di nuove società di produzione sane economicamente e di nuovi produttori/imprenditori, contribuendo così alla creazione di nuovi posti di lavoro. Grazie all’approccio industriale, i produttori possono confrontarsi sin da subito con budget, piani finanziari, bandi, pre-acquisti e vendite, acquisendo una consapevolezza immediata dei rischi e delle peculiarità del settore.
Proposte e formazione per un futuro sostenibile del cortometraggio
Apic si impegna a portare avanti proposte concrete e suggerimenti ai vari interlocutori istituzionali per migliorare i requisiti di ammissibilità dei finanziamenti, agevolando così lo sviluppo di nuove produzioni. Inoltre, l’Associazione lavorerà attivamente per intercettare e supportare i giovani produttori, aiutandoli a comprendere il complesso sistema di finanziamenti e formando i propri associati sulle numerose opportunità di crescita nel settore del cortometraggio.
Un futuro per il cortometraggio: verso un’industria cinematografica più inclusiva e sostenibile
Il cortometraggio non è soltanto una forma d’arte, ma un formato che richiede un accompagnamento strutturato per il suo sviluppo industriale. Apic è pronta a guidare questa transizione, sostenendo i produttori nel creare realtà produttive solide e innovative, che possano essere competitive a livello nazionale e internazionale.