Petizione su Facebook ad Arnara, cittadina in provincia di Frosinone, per recarsi all’ufficio postale per lamentare formalmente il disservizio relativo alla consegna della corrispondenza ai cittadini. Da mesi ormai continuano nel piccolo centro medioevale della Valle del Sacco le proteste di numerosi cittadini che non si vedono recapitare correttamente la posta nelle proprie cassette postali e, soprattutto, nei tempi dovuti.
Un fattore questo che, in alcuni casi, ha visto subire da diverse famiglie l’aumento delle spese da sostenere a causa degli interessi di mora poi contabilizzati dai gestori dei servizi pubblici per ritardato pagamento delle fatture. Una situazione che purtroppo non riguarda nello specifico soltanto questa tipologia di inconveniente, ma anche il disservizio dovuto persino alla mancata o ritardata consegna di riviste a cui diversi arnaresi sono abbonati: non ricevendone periodicamente le copie, i lettori ricorrono ai servizi arretrati dei vari editori che, come si sa, fanno pagare di più rispetto al prezzo di copertina le copie richieste.
Insomma, alla beffa si aggiungono anche danni economici di diversa forma, come ad esempio la non considerazione dell’acquisto del servizio “Seguimi” che le Poste si fanno pagare per consegnare la posta a parenti in assenza momentanea del destinatario.
Per non parlare poi di un ultimo clamoroso caso. A un cittadino, pur dotato di un’evidente cassetta postale, la posta è stata infilata invece dentro il contatore elettrico, provocando l’interruzione dell’energia nell’abitazione, trovata, al rientro serale dal lavoro, allagata per la perdita di acqua dal congelatore. Con, in aggiunta, il relativo scongelamento di alimenti andati a male e conseguente danno economico, lamentato telefonicamente ad un referente delle Poste del capoluogo.
Dato che la situazione sta toccando limiti davvero incresciosi, i cittadini di Arnara stanno continuando a raccogliere le prove di quanto sta accadendo per formalizzare quanto prima, anche per il mancato rispetto dei principi dell’articolo 15 della Costituzione sulla libertà della corrispondenza, un esposto alla Procura della Repubblica del capoluogo. Questo non solo per le diverse lamentele già comunicate anche ai carabinieri, ma per diversi esposti in precedenza inviati alla direzione postale, nei confronti dei quali nessun provvedimento è stato adottato da chi di competenza per sanare l’incresciosa situazione che ad Arnara sperano tutti abbia presto fine.