I media più attenti alle donne e che danno loro voce con maggiore frequenza sono quelli dell’Alto Adige: la percentuale di presenza femminile è più alta rispetto alla media nazionale italiana e anche rispetto a quella internazionale. Lo rivela una ricerca dell’Osservatorio di Pavia, istituto di ricerca sui media. Ricerca svolta su incarico del Comitato provinciale per le Comunicazioni, che lunedì prossimo, in occasione della Giornata della donna, lancerà una campagna di sensibilizzazione riguardante la rappresentazione delle donne nell’informazione e la loro percezione nel discorso pubblico.
La ricerca ha rivelato che la frequenza con cui i canali TV commerciali locali, tedeschi e italiani, citano o intervistano donne è del 25,5%. Nel resto d’Italia, le donne devono accontentarsi di una presenza del 20%, mentre a livello internazionale la media è del 24%. Anche se la Rai era esclusa da questo primo progetto di ricerca, i suoi notiziari sono stati oggetto di un monitoraggio effettuato in occasione delle elezioni comunali del 2020.
Il risultato: nonostante nella maggioranza dei casi la parola venga lasciata agli uomini, anche qui le cifre riguardanti la quota femminile sono superiori alla media, con un rapporto di 28 a 72 per il Tagesschau (telegiornale in lingua tedesca trasmesso dalla sede Rai di Bolzano), 25 a 75 per Trail (telegiornale di Rai Ladinia, la struttura della sede Rai di Bolzano deputata a produrre e trasmette programmi radiotelevisivi in lingua ladina) e 20 a 80 per il TGR, il telegiornale regionale.
Questi dati dimostrano che, sebbene il livello di uguaglianza auspicato non sia ancora raggiunto, la quota di donne presenti nell’informazione dei telegiornali nella Provincia di Bolzano è superiore rispetto al resto dell’Italia e anche nel confronto internazionale. Ciò significa che le donne compaiono più frequentemente come persone di riferimento e interlocutrici nel dibattito politico e istituzionale.
Per quanto riguarda la campagna di sensibilizzazione del Comitato per le comunicazioni dell’Alto Adige, si intitola “Da pari a pari: donne e uomini nel mondo dei media, della scienza, dell’economia e politica”. Verrà lanciata, non a caso, in occasione della Giornata della donna di lunedì 8 marzo prossimo.
I media rappresentano la società e, quindi, l’informazione quotidiana e gli argomenti più discussi e seguiti sono un indicatore affidabile per percepire la situazione attuale, per capire ciò che agita, interessa e commuove. Lo stesso vale per i soggetti rappresentati e i ruoli che rivestono. In tal senso, il Comitato provinciale per le Comunicazioni, come garante del pluralismo nel settore della comunicazione, ha deciso di lanciare la campagna, avente come oggetto la parità di donne e uomini come opinion leader e persone di riferimento nel discorso pubblico.
Per la campagna, il Comitato si è affidato ai risultati di specifici progetti di ricerca commissionati in proprio, come quello dell’Osservatorio di Pavia.