Si è concluso il progetto “Albano Laziale e la comunità rumena. Una storia di integrazione e accoglienza” con il confronto nell’aula consiliare della città dei Castelli Romani, a Palazzo Savelli, sul libro tradotto in rumeno “Nel frammento la vita” dello scrittore Aldo Onorati. Alla presentazione hanno partecipato Raluca Eclemea Popescu, consigliera diplomatica dell’Ambasciata di Romania in Italia, e l’associazione Spirit Romanesc.
“Nel frammento la vita” è un racconto che uscì nel 1970, adottato come testo in molte scuole, che parla della vita all’aperto nel dopoguerra nel quartiere San Paolo, ad Albano, dove i bambini erano centrali nella quotidianità dell’allora paese, dove ci si incontrava sempre a piedi perché non esistevano macchine e rumori.
Oltre allo scrittore Onorati, a parlare del ricordo della storia della comunità locale come strumento per costruire l’accoglienza e l’integrazione con i nuovi cittadini sono stati il sindaco di Albano Laziale, Massimiliano Borelli, l’assessora alle pari opportunità, Enrica Cammarano, e la presidente dell’associazione Spirit Romanesc, Dana Ioana Mihalache.
Aldo Onorati ha evidenziato come la radice umana sia uguale in ogni popolo. Per questo la sua opera è stata tradotta in lingua romena e apprezzata fin dalla sua pubblicazione con il titolo “Viata in farame”. Il libro è stato regalato a tutti i presenti per consentire, attraverso la storia del passato, di comprendere meglio il presente di una comunità molto numerosa nella città dei Castelli Romani. Il 10% dei residenti di Albano è, infatti, di nazionalità rumena: quasi 4mila persone che ogni giorno contribuiscono insieme ai residenti “storici” a costruire il futuro.



