Circa il 20% degli adolescenti in Italia soffre di disturbi psichici. Il suicidio costituisce la seconda causa di morte nei giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni, dopo gli incidenti stradali, che si collocano al primo posto, e l’autolesionismo colpisce in Europa circa un adolescente su 5. Fattori di stress prolungati possono favorire la comparsa di disturbi mentali, anche quelli che stanno alla base di comportamenti autolesivi. La pandemia Covid 19, con le relative restrizioni, ha avuto un notevole impatto sull’equilibrio psicologico dei ragazzi.
Sono i dati di una ricerca condotta da Unicef Italia e Policlinico Gemelli di Roma. Per far fronte all’aumento dei disagi psichici fra gli adolescenti, infatti, è stato realizzato, per la durata di un anno, il progetto #Withyou – La psicologia con te. Il progetto è stato portato avanti, a cavallo tra il 2022 e il 2023, dall’Unicef Italia insieme con l’Unità operativa semplice (Uos) di psicologia clinica, in accordo con la direzione generale della Fondazione policlinico universitario Agostino Gemelli Irccs (Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico).
Il progetto, durato un anno, ha coinvolto 1.571 giovani e 1.942 genitori, per un totale di 3.513 persone, che hanno avuto accesso diretto a servizi di sostegno, e 35.130 beneficiari indiretti. Dai risultati del progetto è emerso che il 39% della popolazione presa in carico avverte e soffre di una sintomatologia affettiva ansioso-depressiva che potrebbe sfociare in una definitiva psicopatologia, ma anche incoraggianti perché dai dati preliminari di efficacia terapeutica si evince che alcuni disordini possono cambiare traiettoria. È possibile leggere i risultati del progetto cliccando su questo collegamento.
In occasione della Giornata mondiale della salute mentale, che è stata celebrata il 10 ottobre, l’Unicef (il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia) ha ricorda che a livello globale oltre un adolescente su 7 tra i 10 e i 19 anni vive con un problema di salute mentale diagnosticato. La maggior parte delle 800mila persone che muoiono ogni anno per suicidio sono giovani e il suicidio è la quarta causa principale di morte tra i giovani fra i 15 e i 19 anni. Quasi 46mila adolescenti muoiono a causa di suicidio ogni anno: più di uno ogni 11 minuti.
Tra le iniziative avviate in occasione della Giornata mondiale della salute mentale, spazio anche alla partecipazione dei giovani con lo Youth Sounding Board, un gruppo di discussione sul tema benessere psicosociale e salute mentale. È composto da adolescenti, tra cui minori stranieri non accompagnati, giovani migranti e rifugiati (dai 15 ai 19 anni) che si incontrerà settimanalmente fino a giugno per discutere il miglioramento dei servizi esistenti. Il primo incontro è avvenuto a Milano; nei prossimi mesi sono previsti anche focus group a Genova e Ragusa.
Infine, nell’ambito del programma nazionale di protezione e tutela della salute mentale e del benessere psicosociale di adolescenti e giovani migranti e rifugiati in Italia, l’Unicef ha lanciato una serie di card dedicate alle voci e alle emozioni delle ragazze e dei ragazzi che hanno partecipato alle attività di sostegno condotte dalla stessa agenzia Onu insieme alle organizzazioni partner. Le iniziative sono finalizzate a rafforzare il benessere psicosociale e la capacità dei giovani di offrire ascolto e sostegno ad un amico/a in difficoltà. Le testimonianze raccontano i vissuti legati all’esperienza migratoria, al processo di adattamento e di integrazione nel nuovo contesto e mettono in luce quanto tali esperienze siano sfidanti e talvolta molto dolorose.