Roma open lab Aps, in collaborazione con il Dipartimento sociale delle associazioni Pro loco Epli (Ente pro loco italiane) e Unoe (Unione nazionale organizzatori eventi), ha varato il progetto Vesto e investo sociale, iniziativa che unisce inclusione e sostegno sociale. Lo strumento di azione è la raccolta di abbigliamento invenduto, donato dalle aziende, per permettere la distribuzione dei capi a prezzo simbolico al fine di raccogliere fondi da destinare all’aiuto di persone svantaggiate, povere, in situazioni di disagio.
Tutte le domeniche, dalle 9.30 alle 14.30, alla Città dell’altra economia a Roma sarà possibile contribuire al progetto acquistando abbigliamento invenduto donato dalle aziende direttamente a Roma open lab Aps. L’iniziativa è partita a dicembre da Roma e l’obiettivo è, grazie al supporto delle aziende e delle organizzazioni come Agci (Associazione generale cooperative italiane), di estenderlo permanentemente a livello nazionale.
I fondi raccolti saranno destinati a supportare persone in condizioni di disagio, dimostrando che un piccolo gesto può fare una grande differenza. È un progetto, dicono gli organizzatori in una nota, «che combina sostenibilità, solidarietà e inclusione. Con Vesto investo l’inclusione si traduce in azione concreta, ricordandoci che la vera forza è la capacità di aiutarsi a vicenda».
«Ringrazio il presidente di Roma open lab Aps Luca Zarfati – dice Gabriele Nardini, presidente di Agci Umbria, la struttura regionale dell’associazione delle cooperative che promuove e sostiene Vesto investo – per questa bellissima e meritoria iniziativa. È un progetto che vede la luce nell’ambito del più ampio ventaglio di collaborazioni tra associazioni, come Agci, Epli e Unoe, finalizzate a promuovere azioni dal notevole impatto sociale, a sostegno delle fasce più deboli e fragili della società civile. Agci Umbria è impegnata, accanto a Roma open lab Aps, a far sì che l’iniziativa possa allargarsi da Roma ed assumere una dimensione nazionale».