Belle e sostenibili. È il messaggio che arriva da The second life of fashion, l’evento che ha attirato a Roma l’attenzione del mondo dell’imprenditoria sartoriale sul tema “La necessità di una transizione verso una moda sostenibile”. L’iniziativa ha inteso affrontare il tema con manager e creativi del settore moda, con un focus specifico sulla necessità di una transizione ecologica di brand e aziende artigianali, e si è conclusa con una sfilata.
Programmata originariamente, il 15 scorso, nella Sala della Protomoteca in Campidoglio, si è poi svolta, a causa dell’allestimento della camera ardente per l’ultimo saluto al giornalista Eugenio Scalfari, nella Sala “Pietro da Cortona” dei Musei Capitolini.
La giornata è stata ideata da Arianna Geronzi e Domenico Di Rosa, cofondatori dell’agenzia di comunicazione di moda Fashioning, ed è stata organizzata dall’Assessorato ai grandi eventi, sport, turismo e moda di Roma Capitale.
È stato l’assessore Alessandro Onorato ad aprire i lavori, che hanno visto la partecipazione di numerosi relatori, che hanno affrontato i temi della divulgazione della consapevolezza sulla moda sostenibile e approfondito la necessità di una transizione verso questo modello di moda.
«Occorre comprendere e approfondire come produttori e consumatori – ha detto Domenico Di Rosa – le problematiche attuali della moda in Italia, del suo impatto sull’uomo e sull’ambiente».
«L’obiettivo è tracciare un percorso alla moda responsabile e sostenibile, favorendo la trasmissione dei valori etici e di sostenibilità, attraverso una comunicazione di marketing trasparente ed indirizzata ad uno storytelling efficace per raccontare i progressi ed il lavoro di piccole e medie aziende italiane».
Prima della sfilata che ha chiuso l’evento, Arianna Geronzi ha affrontato il tema di come comunicare la moda sostenibile: «Non è legata esclusivamente alle certificazioni, come molti credono, anzi è strettamente connessa alla consapevolezza e alla responsabilità dei singoli, che come consumatori e come produttori, designer e brand che quotidianamente mettono in atto azioni per migliorare e ridurre il proprio impatto sulla società e sull’ambiente».
«Supportiamo i brand artigianali italiani di alta qualità, che stanno mettendo in atto azioni volte ad una transizione verso una moda sostenibile e hanno redatto un manifesto aziendale sulla sostenibilità, provando concretamente a ridurre il proprio impatto sull’ambiente e sulla società».