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Cooperative, la previdenza complementare ha rinnovato i vertici

Fabio Porcelli e Marco Mingrone eletti presidente e vice di Previdenza Cooperative, il fondo pensione complementare dei lavoratori delle coop

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Si è insediato il nuovo Consiglio di amministrazione di Previdenza Cooperativa, il fondo unico di previdenza complementare per i lavoratori delle cooperative italiane. Il Cda, composto dai rappresentanti di Agci, Confcooperative, Legacoop, Cgil, Cisl, Uil, sostituisce quello in carica dall’aprile 2019 e, per il prossimo triennio, ha designato al vertice di uno dei fondi chiusi più grandi e patrimonializzati del Paese Fabio Porcelli, in veste di presidente, e Marco Mingrone come vicepresidente.

Fabio Porcelli e Marco Mingrone prendono il posto, rispettivamente, del presidente e del vicepresidente uscenti, Stefano Dall’Ara e Fausto Moreno, che hanno guidato Previdenza Cooperativa dalla sua costituzione.

Del Consiglio, eletto nel corso dell’Assemblea, fanno inoltre parte Marco Amadori (Cisl), Massimo Ascari (Legacoop), Stefano Baratti (Agci), Luigi Battista (Cisl), Enrico Cappelli (Legacoop), Michele Carpinetti (Cgil), Salvatore Casabona (Cgil), Ezio Davide Cigna (Cgil), Giovanni Gazzo (Uil), Giuseppe Gori (Confcooperative), Sara Guidelli (Legacoop), Gaetano Mancini (Confcooperative), Sandro Mantegazza (Uil), Fausto Moreno (Cisl), Luca Rigotti (Confcooperative), Roberto Savini (Confcooperative). Il Collegio dei sindaci, presieduto da Silvia Rossi (Confcooperative), è composto da Maria Pia Maspes (Agci), Luca Provaroni (Cgil), Vito Rosati (Cisl) (supplenti Eduardo Galardi, Legacoop, e Catia Pettinari, Uil).

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I commenti

Fabio Porcelli

Il presidente Fabio Porcelli, ringraziando il Cda per la fiducia che gli ha accordato, ha affermato: «Quando venne avviato il percorso di fusione si aveva in mente un progetto ben preciso, che grazie alla lungimiranza delle parti e all’ottima guida della presidenza uscente ha portato Previdenza Cooperativa ad affermarsi e consolidarsi come uno dei fondi pensione negoziali più grandi. Le economie di scala generate dalla fusione e consolidate da questo primo Cda sono già un vantaggio concreto per gli iscritti, così come i rendimenti che, anche in questo periodo, sono stati adeguati ed in linea con le aspettative previdenziali».

«Inoltre – ha continuato – per offrire servizi sempre più efficienti e sicuri agli iscritti, presto il Fondo si doterà di procedure di accesso con l’utilizzo dello Spid, come avviene già per l’Inps e l’Agenzia delle Entrate. Ora Previdenza Cooperativa è pronta per un nuovo salto in avanti, con l’obiettivo di spiegare la necessità e l’opportunità di iscriversi al Fondo a tutte le lavoratrici e i lavoratori della Cooperazione, attraverso una campagna non solo informativa ma soprattutto formativa».

Ha aggiunto il vicepresidente, Marco Mingrone: «L’ampliamento del numero degli iscritti e della qualità della contribuzione devono essere la priorità dell’azione del Fondo nei prossimi anni, soprattutto nei confronti dei lavoratori più giovani. Tutto il mondo imprenditoriale è chiamato ad un grande impegno, ma la cooperazione deve dimostrare una particolare attenzione al futuro dei suoi soci e dei suoi lavoratori».

Marco Mingrone

Le fonti istitutive – Agci, Confcooperative, Legacoop e Cgil, Cisl e Uil – si sono congratulate con il presidente, il vicepresidente e con il Consiglio di amministrazione e il Collegio sindacale, augurando loro buon lavoro per dare certezze e serenità al futuro previdenziale dei lavoratori e delle lavoratrici del mondo cooperativo.

«Previdenza Cooperativa – è la dichiarazione congiunta di Giovanni Schiavone, presidente di Agci, Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative, Mauro Lusetti, presidente di Legacoop, e dei segretari della Cgil Christian Ferrari, della Cisl Ignazio Ganga e della Uil Domenico Proietti – nasce dalla lungimiranza e dalla capacità propositiva di Agci, Confcooperative, Legacoop e Cgil, Cisl e Uil, e i risultati ottenuti nel mandato del primo Cda sono stati importanti e significativi per tutti gli iscritti al fondo: 110 mila aderenti di cui il 53% lavoratrici è un eccellente risultato, che pone il fondo tra i primi per dimensioni, ma è questo il momento di continuare nel processo di crescita e miglioramento, anche attraverso una forte campagna di adesione che garantisca il rinnovamento generazionale della platea degli aderenti. È bene ricordare che i fondi pensione, come ha sottolineato anche di recente la Covip, offrono rendimenti superiori al Tfr lasciato in azienda, con costi nettamente inferiori ad altre forme di risparmio previdenziale. La nuova governance di Previdenza Cooperativa eredita un fondo in salute e performante che rappresenta un pilastro previdenziale importante per i lavoratori delle cooperative».

Previdenza Cooperativa

Previdenza Cooperativa è il fondo di previdenza complementare nato nel luglio 2018 dalla fusione tra i fondi pensione Cooperlavoro, Previcooper e Filcoop per favorire lo sviluppo di migliori condizioni di tutela e redditività dei patrimoni degli aderenti, attivare economie di scala, efficienza e ottimizzazione dei costi, offrire agli iscritti servizi e prestazioni migliori. Nei primi quattro anni di attività, rispetto ai tre fondi preesistenti, il nuovo Fondo ha già ottenuto risparmi significativi sulle spese di gestione, che nel 2021 sono scese a quota 2,32 milioni. Su un orizzonte temporale di 10 anni – coerente con quello previdenziale – tutti i comparti di investimento del Fondo hanno ottenuto rendimenti superiori al trattamento di fine rapporto.  

Nel 2021, i lavoratori delle cooperative italiane aderenti a Previdenza Cooperativa sono stati 109.379, mentre il patrimonio si è attestato a 2,29 miliardi di euro (erano 2,14 nel 2020).  Il 27% degli iscritti al Fondo è under 44 mentre il 35% è over 55.

La regione con la più ampia densità di iscritti è l’Emilia-Romagna (28,7%), seguita da Toscana (13,8%) e Lombardia (13,6%); a distanza Veneto, Piemonte e Lazio. Circa il 24% degli iscritti opera nel settore della grande distribuzione, seguito da multiservizi e sociale (tra il 17 e il 18%). Oltre il 40% degli iscritti opera in aziende con più di mille addetti. Il grosso delle posizioni contributive (61.203) si concentra nel comparto bilanciato, mentre a scegliere l’investimento più dinamico sono 8.656 posizioni contro le 44.888 che scelgono un profilo garantito.

Il presidente

Fabio Porcelli è l’attuale coordinatore del servizio Politiche fiscali previdenziali e del welfare della Uil e dal 2019 amministratore di Previdenza Cooperativa. Ha ricoperto il ruolo di coordinatore del comitato tecnico ed ha fatto parte del direttivo di Assofondipensione, l’associazione dei fondi pensione negoziali, dal 2016 al 2020. Collabora con la Ces, il sindacato europeo, il Cese e con altre istituzioni internazionali come esperto sui temi di sicurezza sociale ed è stato, tra le altre cose, membro della commissione sulla sicurezza sociale dell’Oil dal 2021.

Nel corso delle sue esperienze lavorative e nel suo percorso formativo ha sviluppato competenze trasversali nella gestione amministrativa, patrimoniale e di comunicazione esterna tipiche della gestione dei fondi pensione negoziali.

Il vicepresidente

Marco Mingrone, attualmente responsabile dell’ufficio legislazione di Legacoop, ha vissuto la sua ventennale esperienza lavorativa nel mondo cooperativo, in particolare della produzione e lavoro, e si è sempre occupato delle principali tematiche giuridiche dell’impresa cooperativa. Consigliere di Cooperlavoro prima e Previdenza Cooperativa poi, è iscritto ad una forma di previdenza complementare praticamente dalla costituzione dei fondi cooperativi.

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