Adottati «atteggiamenti differenti riguardo alla gestione della pandemia e alla distribuzione del materiale protettivo». È quanto è emerso nei lavori di oggi della Commissione d’inchiesta istituita dal Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano sulla rete di distribuzione delle mascherine protettive dell’azienda sanitaria dell’Alto Adige.
La commissione d’inchiesta sui dispositivi di protezione individuale nell’Azienda sanitaria, fanno sapere attraverso una nota dalla Provincia, ha condotto oggi alcune audizioni di rappresentanti del settore sociale, tra i quali il presidente dell’Associazione delle residenze per anziani dell’Alto Adige, Moritz Schwienbacher, e la presidente dell’Associazione provinciale delle professioni sociali, Kathrin Huebser.
«Le persone intervenute – ha riferito al termine dei lavori il presidente della commissione, il consigliere di Bressanone Franz Ploner – hanno espresso punti di vista differenti riguardo alla gestione della pandemia».
Secondo Ploner, che è anche primario del reparto di anestesia e terapia del dolore dell’Ospedale di Vipiteno, di cui è divenuto direttore medico dopo essersi laureato in Austria all’Università di Innsbruck, è emerso inoltre che «l’Associazione delle residenze per anziani aveva esclusivamente una funzione di coordinamento, e non era coinvolta nella distribuzione del materiale. Era però stato creato un comitato di crisi già all’inizio di marzo». Dai confronti è infine risultato evidente, ha detto, che «la distribuzione del materiale protettivo è stata gestita in maniera differente nei diversi comprensori».
