Gli incendi sono fenomeni di combustione incontrollata che, talvolta, si innescano tramite meccanismi naturali come, ad esempio, la caduta di un fulmine o l’autocombustione, ma che, nella maggior parte dei casi, avvengono per comportamenti irresponsabili o per atti dolosi messi in pratica da varie tipologie di soggetti.
Le statistiche ci riportano che il 96% degli incendi sono causati dalle persone, volontariamente o involontariamente: noncuranza, negligenza, imperizia, sottovalutazione del rischio, scarsa attenzione alla prevenzione attiva, speculazioni agricole, zootecniche, edilizie, fornitura di risorse per l’industria, cattiva manutenzione. Sarebbe molto limitato identificare i danni derivanti da un incendio con la semplice perdita di legname. Il primo danno è il fortissimo impoverimento dell’ecosistema: bruciano le specie vegetali e muoiono gli animali selvatici del territorio.
L’ecosistema depresso sarà più esposto a tutta una serie di minacce: comparsa di parassiti, sviluppo di poche specie vegetali (specie piroresistenti) che tenderanno a diventare infestanti; la fauna selvatica stenterà a ripopolare l’area; non essendoci più rami e foglie a filtrare i raggi solari, la temperatura aumenterà, comportando una prolungata aridità del suolo.
Gli incendi determinano gravissime conseguenze ambientali e, nei casi più gravi, incendi ripetuti nella stessa zona causano il processo della desertificazione. Il patrimonio boschivo italiano, tra i più importanti di Europa, copre il 30% della superficie del nostro Paese. È caratterizzato da un’ampia varietà di specie e costituisce un’immensa ricchezza per l’ambiente e l’economia, un ecosistema naturale, risultato di complessi legami in grado di fornire una vasta gamma di benefici sotto forma di prodotti e servizi.
Il bosco migliora la qualità dell’aria: gli alberi trattengono le polveri e, attraverso la fotosintesi clorofilliana, immagazzinano l’anidride carbonica, CO2 (uno dei gas responsabili dell’effetto serra), producendo ossigeno. Il bosco mitiga le escursioni termiche migliorando il clima, frena la velocità del vento e accresce l’umidità atmosferica.
Il bosco è l’ambiente in cui vivono molte specie vegetali e animali, una molteplicità di specie e organismi che, in stretta relazione tra loro, creano un equilibrio fondamentale per la vita sulla Terra. Il bosco produce legno, materia prima rinnovabile, così resine e tanniti utilizzati dall’industria chimica. Da sempre si pratica la raccolta di frutti spontanei.
Il bosco protegge il territorio, soprattutto in montagna dove riduce il pericolo di frane e diminuisce la possibilità di distacco di valanghe. Ovunque limita l’azione battente della pioggia, rallenta il deflusso dell’acqua piovana e, di conseguenza, difende il suolo dall’erosione superficiale.
Questo e tanto altro è un bosco, una insostituibile necessità per la vita dell’uomo, per la sua sicurezza: tanti servizi senza prezzo per l’intera comunità. Ma le evidenti condizioni di fragilità impongono crescenti esigenze di difesa dai vari fattori di degrado, sia di origine naturale che antropica.
Considerato che la maggior parte degli eventi incendiari è riconducibile a un cattivo comportamento umano, l’azione preventiva dovrebbe riguardare sia il controllo delle attività in prossimità di formazioni boschive, sia una comunicazione capillare per informare, sensibilizzare e rieducare i cittadini ad osservare, nel loro stesso interesse, il giusto comportamento.
Il peso complessivo dell’uomo sui sistemi naturali non fa che aumentare progressivamente: tutto l’ambiente è profondamente stressato dal nostro crescente impatto. Ritroviamo la via per vivere in equilibrio con il nostro unico mondo!
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