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HomeAttualitàVeliero affondato: trovata la settima vittima; si indaga su errori umani

Veliero affondato: trovata la settima vittima; si indaga su errori umani

Recuperato il corpo di Hanna Lynch, ultima dispersa. Al lavoro sub abilitati a immersioni profonde, anche per dare elementi alla magistratura

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È stato individuato e recuperato dagli speleosub dei Vigili del fuoco all’interno dello scafo del Bayesian il corpo di Hannah Lynch, l’ultima delle vittime del naufragio del veliero di cui era armatore suo padre Mike, naufragato nelle notte di lunedì a circa un chilometro dalle coste di Porticello a Bagheria, vicino Palermo. Le sette vittime del disastro hanno cercato di salvarsi: lo testimonia il fatto che i loro corpi sono stati trovati fuori dalle loro cabine, mentre cercavano di raggiungere la parte dell’imbarcazione rimasta emersa prima dell’inabissamento, avvenuto in soli sessanta secondi.

Questa circostanze stanno orientando le indagini della procura di Termini Imerese verso una concatenazione di errori umani alla base del naufragio. A partire dalla sottovalutazione della burrasca in arrivo, nonostante gli allarmi meteo: cosa che avrebbe dovuto portare a tenere i motori accesi, abbassare completamente la deriva per fare da contrappeso all’alto albero di 75 metri permettendo così il galleggiamento resistendo al forte vento e, infine, la probabile mancata chiusura di portelloni e oblò, da cui sarebbe subito entrata una enorme quantità di acqua. Ieri il comandante del Bayesian, James Cutfield, ascoltato per due ore dagli inquirenti, ha parlato di un eventi meteo imprevisto, ma sono molti i dubbi ancora da chiarire.

Il racconto di una sopravvissuta, Charlotte Golunski, la donna di 35 anni che ha salvato se stessa e sua figlia Sophia di un anno gettandosi in acqua con la bimba stretta tra le braccia, apre alcuni spiragli di riflessione sull’accaduto. La donna ha detto di essersi salvata perché lei e gli altri sopravvissuti sono usciti dalle loro cabine quando hanno sentito il mare grosso infrangersi pesantemente contro la barca, non fidandosi di restare sottocoperta.

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Intanto prosegue incessantemente il lavoro di Guardia Costiera e Vigili del fuoco. Nelle operazioni vengono impiegati, tra tanti altri mezzi e operatori dei due Corpi, un robot della Guardia costiera capace di muoversi per ore su fondali profondi e 11 speleo sommozzatori dei Vigili del fuoco abilitati agli alti fondali grazie alla procedura Dno: la decompressione con il nitrox, miscela che permette in fase di decompressione una permanenza maggiore in immersione profonda.

Devono fornire agli inquirenti i dati di fatto sulle circostanze del naufragio in cui hanno perso la vita il magnate Mike Lynch e sua figlia diciottenne Hannah. Insieme a loro sono morti il presidente della banca d’affari Morgan Stanley, Jonathan Bloomer, l’avvocato di Lynch, Chris Morvillo, le rispettive mogli, Elizabeth Judith Bloomer e Nada Morvillo, designer di gioielli, e il cuoco di bordo, Recaldo Thomas.

A destare l’enorme attenzione dei media italiani e di tutto il mondo intorno a questa vicenda, insieme alle singolari circostanze del naufragio, è il ruolo dei personaggi rimasti vittime del disastro. Oltre alla circostanza che la società di informatica di Mike Linch abbia avuto collaborazioni con i servizi segreti del Regno Unito e di Israele e che un ex dirigente della stessa società, Stephen Chanberlain, sia anch’esso rimasto ucciso pochi giorni prima in Inghilterra in circostanze singolari, investito da un’auto mentre faceva jogging.

Linch e Chanberlain erano stati entrambi da poco assolti negli Usa al termine di una lunga e intricata causa per frode. Con Morvillo come avvocato difensore. E Bloomer “supertestimone” nelle indagini.

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Massimo Marciano
Massimo Marcianohttp://www.massimomarciano.it
Fondatore e direttore di Metropoli.online. Giornalista professionista, youtuber, opinionista in talk show televisivi, presidente e docente dell'Università Popolare dei Castelli Romani (Ente accreditato per la formazione professionale continua dei giornalisti), eletto più volte negli anni per rappresentare i colleghi in sindacato, Ordine e Istituto di previdenza dei giornalisti. Romano di nascita (nel 1963), ciociaro di origine, residente da sempre nei Castelli Romani, appassionato viaggiatore per città, borghi, colline, laghi, monti e mari d'Italia, attento osservatore del mondo (e, quando tempo e soldi lo permettono, anche turista). La passione per la scrittura è nata con i temi in classe al liceo e non riesce a distrarmi da questo mondo neanche una donna, tranne mia figlia.
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