Si parla poco delle donne a capo di aziende nel rispettivo settore professionale, espressione di notevoli talenti dell’imprenditoria in rosa del nostro Paese. Ne abbiamo incontrata una al top di un settore dove si guadagna bene, e che ha a che fare con il mercato del vino: lei è Arianna Dalla Zanna, a capo della WineCave srl, che dal 2013 importa e distribuisce i prodotti dello storico marchio EuroCave su tutto il territorio italiano. Arianna ha una sorella, Roberta, socia e dedita all’amministrazione dell’azienda. Completa la società Massimo Baldessarini.
«Ti trovi davanti questo armadio climatizzato grande come un armadio piccolo per vini gamma Pure, ed è subito amore. Il cliente che si rivolge a questo articolo è sempre alto-spendente, tendenzialmente di tipo privato». Inizia così la nostra breve ed interessante chiacchierata con Arianna Dalla Zanna, mentre ci mostra un articolo di cui abbiamo chiesto delucidazioni. Siamo ai confini con la Svizzera, dove ha sede questo gioiello di azienda familiare.
Sempre più lanciata come donna d’affari nei panni di amministratrice unica di WineCave, ci spiega che «in realtà i prodotti core business della mia azienda, al top del settore, sono le cantine climatizzate per vini, ma anche i piccoli armadi climatizzati sono oggetto di crescente attenzione da parte di sempre più numerosi clienti».
La chiacchierata continua: «Prendiamo un fumatore di sigari, ad esempio. Per la casa o l’ufficio, l’articolo a cui sto accennando è un articolo irrinunciabile. Ha un sistema automatico di gestione dell’umidità e garantisce le condizioni ottimali per la conservazione del sigaro. Inoltre (e non è un aspetto secondario) è un apparecchio molto capiente».
Quale è la filosofia nell’azienda che guidi, Arianna?
«Conoscere bene la materia prima, permette di creare empatia. Se conosci perfettamente il prodotto che vendi e hai confidenza con la materia prima (in questo caso, il vino), si diventa spontanei, credibili e quindi empatici verso il cliente. Si riesce a dimostrare chiarezza e conoscenza del prodotto che si vende e del prodotto che il cliente dovrà conservare».
A livello italiano, descrivici il vostro cliente “migliore”.
«Purtroppo non ho dati statistici. Non conosco nel dettaglio, intendo, la tipologia dei clienti che spendono di più, dove abitano, se esista una sorta di concentrazione regionale, dove e perché il mercato sia più complicato da penetrare. Posso solo evidenziare genericamente che il mercato del lusso prende a zone che spaziano da Milano City Life, nuova meta per clientela alto spendente, a Ville a Forte dei Marmi, Lago di Como, Lago Maggiore, la Toscana in generale intesa come la zona della Val D’Orcia, eccetera, fino alla Costiera Amalfitana, la città di Napoli».
«Tanti stranieri stanno investendo nel mercato italiano e acquistano ville da sogno da ristrutturare o terreni per costruirvi sopra la propria casa. Catene alberghiere appartenenti ai grandi gruppi come Lvmh, che acquista hotel 5 stelle lusso. Credo che la difficoltà legata più al mercato privato, ad esempio, sia dovuta dalla questione del marchio francese EuroCave che distribuiamo in Italia, e che deve essere ancora più conosciuto nel nostro Paese. Al contempo, sono fiduciosa che a tal proposito siamo sulla strada giusta per conquistare nuove fette di mercato».
Quale è il prossimo appuntamento in calendario per la Wine Cave?
«È prossimo. È previsto dal 23 al 25 marzo al Wine Festival Paestum, giunto alla XIII edizione. Le più importanti aziende vitivinicole d’Italia si ritroveranno del resto proprio lì dove gli antichi colonizzatori greci scoprirono le condizioni necessarie per una produzione di qualità. Paestum, in particolare, vanta una lunga tradizione viticola ed enologica già ai tempi dei greci e romani. In questo festival si possono scoprire tutte le più importanti novità e le eccellenze che questo settore riserva sul panorama nazionale. Al contempo, si possono gettare le basi per un gioco di squadra, nel quale le eccellenze della viticoltura possano rafforzarsi a vicenda, e fare business presentandosi (insieme) al pubblico di appassionati e operatori. Chi vorrà conoscere quello che faccio con la mia azienda, potrà trovarmi a Paestum in quei giorni».
Propositi professionale da raggiungere nel 2024?
«Crescere di più nel mercato del privato, entrare ancora di più nel mercato del lusso. Avere un EuroCave deve essere uguale che avere una Lamboghini o un PatekPhilippe.Anche se continuerà ad esistere una linea “premium”: EuroCave manterrà contemporaneamente una linea basica, adatta ad un budget di spesa più contenuto».
È difficile conciliare questo tipo di lavoro, fatto di orari full time ed una intensa concentrazione con una tranquilla ed ordinaria vita privata?
«Non è sempre facile saper equilibrare questo mestiere con la quotidianità personale: la vita di qualsiasi imprenditore non ha orari e non ha giorni, soprattutto se il concetto di lavoro viene inculcato già dalla nascita (quasi), come è stato nel mio caso. Comunque, è più che giusto che ci si prenda gli spazi per se stessi. In fondo, una mente e un corpo sani contribuiscono ad avere un rapporto con la vita professionale decisamente migliore, pertanto anch’io ritaglio spazi per me, e mi dedico allo sport e alle mie passioni».
