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Il Frosinone riacciuffa il Verona e guadagna un punto sulle dirette rivali

I giallazzurri fanno 1-1 dopo oltre 100' di gara intensa, che la squadra di Di Francesco riporta in carreggiata nella ripresa con Kaio Jorge

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Kaio Jorge al 13’ della ripresa risponde al vantaggio firmato da Suslov su rigore al 48’ del primo tempo e il Frosinone torna a muovere la classifica anche fuori casa dove non otteneva punti dal 24 settembre scorso. La squadra di Di Francesco guadagna 1 punto su Cagliari, Udinese e Sassuolo in attesa della Salernitana. Partita scoppiettante soprattutto nella ripresa.

Nel primo tempo Turati para un rigore a Duda al 37’ ma sfiora solamente il miracolo-bis al 48’ e il Verona va al riposo in vantaggio 1-0. Nel secondo tempo, anche per effetto dei cambi, il Frosinone è di un’altra pasta. Se ne accorge Montipò che deve dire no a tre conclusioni nei primi 10’ ma non può nulla sul colpo di testa di Kaio Jorge sull’angolo di Soulé allungato da Barrenechea. Turati evita la beffa dopo un salvataggio sulla linea ancora sul colpo di testa di Kaio, Cheddira non centra la porta di testa e nel finale Henry grazia il Frosinone.

LE FORMAZIONI – Il Verona, “snellito” dalle cessioni eccellenti (con un paio ancora in predicato di partire) e pesanti ma ricostruito pezzo a pezzo dal ds Sogliano, si presenta con il consueto 4-2-3-1. Tra i pali Montipò, in difesa da destra a sinistra Tcahtchoua, Magnani, Dawidowicz e Cabal, a copertura del pacchetto arretrato il rientrante Duda in coppia con Serdar. Alle spalle del neo arrivo Noslin, attaccante olandese, ci sono Suslov, Folorunsho e Lazovic.

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Nel Frosinone partiamo dalla lista di assenti a vario titolo: Lirola, Zortea, Bonifazi, Ibrahimovic, Cuni, Baez, Bidaoui, Kalaj, Caso, Marchizza, Oyono e Lusuardi. C’è il recupero di Monterisi, che va in panchina con Mazzitelli che ha lamentato qualche linea di febbre alla vigilia della partenza. Di Francesco costretto a ricorrere alle alchimie. Tra i pali Turati, la difesa a quattro con Gelli, Romagnoli, Okoli e Brescianini da destra a sinistra. In mezzo al campo il play è Bourabia, Barrenechea e Harroui gli interni. Nel tridente d’attacco esordio dal 1’ per Seck a sinistra, Soulè a destra e Kaio Jorge al centro.

MEZZ’ORA DI GRANDE EQUILIBRIO – È sfida a scacchi tra i due allenatori, palloni “ragionati” da una parte e dall’altra anche se è la squadra di casa a fare la partita dall’inizio e a dare l’impressione di essere più reattiva. Il primo tentativo del Frosinone al 6’ ma non si chiude l’azione dalle parti di Seck. Poi break giallazzurro sulla trequarti con Soulé che eccede nel dribbling, ripartenza di Serdar per Noslin che si accentra da sinistra e va al tiro dal vertice dell’area grande, Turati blocca a terra.

Nello stretto il Verona palleggia bene. All’8’ Suslov al tiro dopo un “dai e vai” con un compagno, pallone che esce di due metri alla sinistra di Turati. Spinge la squadra di Baroni: al 9’ cross di Tchatchoua, Turati non azzarda l’uscita nel traffico, svetta Folorunsho ma il portiere giallazzurro blocca senza problemi al centro della porta. Il Frosinone subisce la pressione degli scaligeri in questa fase iniziale: i ragazzi di Di Francesco hanno l’umiltà e l’attenzione di restare compatti. Sul fronte offensivo i centrocampisti giallazzurri cercano molto la falcata di Seck che spesso viene raddoppiato e non riesce ad “esplodere” la sua caratteristica migliore.

Al 17’ Lazovic sfiora il vantaggio: primo tentativo rimpallato da Romagnoli, il secondo è una “palombella” che esce di poco sulla traversa. Il primo squillo del Frosinone arriva 1’ dopo: Harroui lateralmente la mette fuori per Soulé che tocca di prima intenzione per Seck, il tiro dell’ex torinista forse tarda di una frazione di secondo, deviazione in angolo di un difensore. Uno svarione di Okoli non produce danni perché il pallone che arriva dalla metà campo del Verona scivola docilmente tra le braccia di Turati.

Dall’altra parte Cabal si salva in angolo su un tentativo di Kaio, sul secondo tiro dalla bandierina è Serdar che devia oltre il fondo un cross di Soulé. All’ennesimo tiro dal calcio d’angolo Harroui va alla conclusione e pallone che sibila non lontano dall’incrocio alla sinistra di Montipò.

TURATI PARA IL PRIMO RIGORE, NON IL SECONDO – Al 31’ grande chiusura di Okoli e ripartenza centrale del Frosinone di Harroui, gli attaccanti dettano tutti il movimento ma l’ex del Sassuolo non è preciso e la gialloblu del Verona si chiude. Al 34’ il Frosinone si complica la vita da solo perché commette errori in serie: Seck è lento nella chiusura facile su Tchatchoua che va ad un cross senza pretese, Barrenechea liscia un pallone comodo da rinviare, Bourabia colpisce in pieno il polpaccio destro di Noslin in maniera netta e La Penna dopo un giro al Var concede il calcio di rigore. Dal dischetto va Duda, pallone basso alla destra di Turati che con un miracolo devia la conclusione, poi Lazovic spedisce fuori. Il Frosinone si salva ma deve essere più connesso in tutte le situazioni di gioco.

Una giocata intelligente di Harroui al 41’: è Bourabia che si fa trovare nella posizione di attaccante centrale ma perde il classico tempo di gioco e rallenta nella morsa di Dawidowicz e Montipò, senza andare a cercare il possibile contatto con quel pizzico di malizia che in area non deve mai fare difetto. Al 1’ di recupero, rigore ancora per il Verona: colpo di testa di Dawidowicz che incoccia sul braccio destro di Bourabia e il Var conferma la decisione del campo. Dal dischetto questa volta va Suslov, Turati tocca il pallone a mezz’altezza ma non evita il gol del vantaggio del Verona. Al 50′ l’arbitro manda tutti negli spogliatoi: primo tempo deciso da un rigore che resta, con quello parato, l’unica emozione.

ENTRA GHEDJEMIS, UN ALTRO FROSINONE PAREGGIA CON KAIO – Di Francesco cambia subito: dentro Ghedjemis per Bourabia. Il franco-algerino si piazza a sinistra, Seck trasloca a destra e Soulè dietro Kaio Jorge. Una trazione anteriore con diversa disposizione: si passa al 4-2-3-1, con Harroui e Berrenechea che dettano i tempi davanti alla difesa. È un altro Frosinone e si capisce subito.

Ma è il Verona che cerca il raddoppio, si appoggia su Folorusnho, pallone per Tchatchoua, cross e colpo di testa da parte di Noslin largo. La risposta del Frosinone è nella profondità a sinistra di Kaio Jorge, pallone ad uscire, velo di Soulé e bel tiro di prima intenzione di Ghedjemis che Montipò para a terra. Al 50’ della gara è anche il primo tiro nello specchio della porta del Frosinone. Ci prova ancora la squadra giallazzurra e dopo un calcio d’angolo è Harroui ad esplodere il destro, Montipò non si fa sorprendere. I giallazzurri hanno decisamente alzato l’intensità rispetto al primo tempo mellifluo.

E ci vuole una grande risposta in angolo di Montipò a dire no ad un destro a giro di Kaio Jorge. Il gol del pareggio aleggia perché, 30” dopo, su una parabola disegnata di Soulé, Barrenechea allunga la traiettoria e Kaio sul secondo palo, di testa, infila il meritato pareggio tutto scuola-Juventus. Doppio cambio di Baroni al 18’, con Tavsan che rileva Serdar e Henry al posto di Lazovic. E al 19’ miracolo di Turati sul tiro a giro di Henry imbeccato da Noslin troppo libero in area: il portiere evita anche il velo/colpo di testa di Tavsan in evidente posizione di fuorigioco.

OCCASIONI A RIPETIZIONE, IL PUNTO È D’ORO – E il Frosinone sfiora il raddoppio 2’ dopo: angolo di Gelli, Kaio batte di testa e Thatchoua salva sulla linea a Montipò battuto. Di Francesco si guarda le spalle: dentro Mazzitelli per Seck al 25’. Duettano Kaio e Soulé che incassa il fallo. Gioca con più autorevolezza il Frosinone, Verona sempre temibilissimo quando affolla la metà campo ciociara.

Ma è Harroui che fa tremare gli scaligeri, che si rintanano in angolo, poi è Ghedjemis che impegna ad una presa alta Montipò. Gelli mette una pezza ad un errore di Barrenechea: c’è da soffrire ma anche da evitare ingenuità. Inesauribile Harroui: pallone nello spazio per Kaio ma salva Dawidowicz. Nel Frosinone al 37’ dentro Cheddira per Kaio Jorge e Reinier per Harroui. Due minuti prima Baroni aveva gettato nella mischia Dani Silva e Cruz per Duda e Noslin.

Sulla testa di Cheddira atterra un pallone d’oro, quello del 2-1 telecomandato da Mazzitelli al 42’, la sfera va fuori di un metro. Sul ribaltamento di fronte, il Frosinone trema. Entra il neo acquisto Vinagre: il tempo di servire un pallone-gol per Henry che trova spazio alle spalle di Romagnoli, tiro che termina in curva.

Ma si deve soffrire perché Mazzitelli commette fallo al limite su Suslov e rimedia un giallo ma la difesa giallazzurra fa muro sul calcio piazzato. Un fallo di Romagnoli a metà campo concede l’ultima chance al Verona, il Frosinone fa muro in difesa. E al triplice fischio finale porta a casa un punto che mancava dal pari di Salerno, dal 24 settembre. Quattro mesi fa.

VERONA (4-2-3-1): Montipò; Tchatchoua, Magnani, Dawidowicz, Cabal (43’ st Vinagre); Serdar (18’ st Tavsan), Duda (35’ Dani Silva); Suslov, Folorunsho, Lazovic (18’ st Henry); Noslin (35’ st Cruz).

A disposizione: Chiesa, Perilli, Amione, Belahyane, Saponara, Charlis, Coppola, Mboula, Bonazzoli.

Allenatore: Baroni

FROSINONE (4-3-3): Turati; Gelli, Okoli, Romagnoli, Brescianini; Barrenechea, Bourabia (1’ st Ghedjemis), Harroui (37’ st Reinier); Soulé (45’ st Monterisi), Kaio Jorge (37’ st Cheddira), Seck (25’ st Mazzitelli).

A disposizione: Cerofolini, Frattali, Garritano, Kvernadze

Allenatore: Di Francesco.

Arbitro: signor Federico La Penna di Roma 1; assistenti Filippo Bercigli di Valdarno (Firenze) e Andrea Zingarelli di Siena; Quarto Uomo Giovanni Ayroldi di Molfetta; Var Paolo Valeri di Roma2, Avar Antonio Di Martino di Teramo.

Marcatori: 48’ pt Suslov (V), 13’ st Kaio Jorge (F)

Note: spettatori: 17.529 circa (347 tifosi del Frosinone), incasso non comunicato; angoli: 8-2 per il Frosinone; ammoniti: 31’ Harroui (F), 49’ st Serdar (V), 41’ st Cabal (V), 46’ st Mazzitelli (F); recuperi: 2’ + 4’ pt; 4’ st.

(Per gentile concessione di Frosinone calcio Magazine)

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Giovanni Lanzi
Giovanni Lanzi
Nato a Roma il 9 maggio 1961, residente a Frosinone. Sono un giornalista professionista ma ho anche una cultura informatica. Per 17 anni ho lavorato infatti nel Ced di un’azienda chimica, partendo da operatore e arrivando ad essere sistemista. Nel frattempo ho continuato a coltivare la mia passione di sempre, scrivere e raccontare fatti. Prima da collaboratore di un quotidiano locale, Ciociaria Oggi, e poi, una volta chiusa la lunga parentesi da informatico, da redattore e successivamente da Capo Servizio dello Sport di un altro quotidiano locale, La Provincia. Da 4 anni sono nell’Ufficio Stampa del Frosinone Calcio.
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