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“Versi in itinere”, poesia per menti e cuori sensibili nel borgo di Calvello

La raccolta di Roberta Alberti presentata nella cittadina della Basilicata nota per le sue maioliche: un incontro di tradizioni artistiche

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«Alle menti e ai cuori sensibili». È la dedica che Roberta Alberti ha deciso di mettere in apertura della sua raccolta di poesie Versi in itinere (Briganti editore, Lagonegro). E di sensibilità la poetessa ne esprime in tutta la sua opera, in cui parla dell’amore in tutte le sue forme, lei che di quel sentimento ne ha conosciuto le pieghe più nascoste avendo incontrato nella sua vita le pene della disabilità.

Il libro è stato presentato nell’oratorio “San Giovanni Antonio Farina” a Calvello, in provincia di Potenza. Un borgo che ben si presta a rappresentare l’arte: noto come il borgo della ceramica, per le sue maioliche artistiche, prodotto tipico del territorio, ha familiarità con l’espressione artistica, che custodisce tra le sue suggestive vie che si intrecciano tra le casette abbarbicate su un’altura. Con le luci a offrire, la sera, una suggestione in più, particolarmente intensa in questo periodo natalizio.

Fragile e al tempo stesso solida come la ceramica di Calvello, la poesia di Roberta Alberti parla di sentimenti. Come quello che la porta, con i suoi versi, a perpetuare la memoria del fratello Rocco, poeta e scrittore, prematuramente scomparso. Esprime il cammino dell’esistenza umana: duro ma che vale la pena di vivere profondamente. E ben lo sa l’autrice, che si è confrontata nel corso della sua vita con la sofferenza della disabilità.

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La presentazione della raccolta di poesie è stata promossa dall’Associazione nazionale invalidi del lavoro e disabilità diffusa (Anildd) e da due associazioni culturali: Officina mediterranea Basilicata, che promuove un progetto turistico-culturale per valorizzare scrittori, poeti, artisti e musicisti del sud Italia, e Li Paisan, che si occupa di teatro, musica, cultura e recupero delle tradizioni calvellesi.

«Sono un convinto sostenitore – ha detto il presidente nazionale di Anildd, l’ingegner Pasquale Marasco – del paradigma che lega la cultura con il supporto alla disabilità, ed ancor più al disagio sociale. Ho affidato alla giornalista Carmen De Rosa, quale commissaria straordinaria dell’Anildd proprio per la Basilicata, il delicato compito di coniugare l’assioma che, appunto, lega favorevolmente la cultura, cui la poesia è una delle massime espressioni, con le problematiche sociali anzidette. In una terra, quale la Lucania, ricca di antiche tradizioni ancestrali e culturali, dove l’amore o le intime e sofferte limitazioni personali, non sempre vengono riconosciute».

Alla presentazione, introdotta da Silvia Votta, ha preso parte l’autrice, Roberta Alberti, che è anche co-referente di Officina mediterranea Basilicata, con interventi dello storico Nicola Lisanti, del parroco di Calvello, don Nicola Moles, e della giornalista Carmen De Rosa. Suggestiva la declamazione di versi, accompagnati da musiche, curata dall’associazione Li Paisan, da parte di Pinuccio Briamonte, Rosanna Alberti, Caterina Albicocco, Salvatore Andriuzzi e Rosa Sabia.

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Stefania Basile
Stefania Basile
Sono nata nel 1977 all'estremità meridionale della Calabria tirrenica, nella città di Palmi, che si affaccia sullo stretto di Messina e sulle splendide isole Eolie. Amo le mie origini e Roma, la città dove vivo per motivi professionali. Come diceva la grande Mia Martini: «il carattere dei calabresi a me piace moltissimo. Possiamo sembrare testardi, un po' duri, troppo decisi. In realtà siamo delle rocce, abbiamo una grande voglia di lavorare e di vivere. Io non sono di origine, io sono proprio calabrese!».
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