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Sinner trionfa a Pechino ed entra nella storia del tennis italiano

È il suo miglior piazzamento nella classifica Atp: con il 4º posto è il miglior italiano nella storia del tennis, insieme ad Adriano Panatta

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Dopo le polemiche che lo hanno visto protagonista in merito alla mancata partecipazione alla Coppa Davis, Jannik Sinner si riprende le prime pagine grazie a quello che gli riesce meglio: giocare a tennis. L’altoatesino, infatti, ha battuto il russo Danil Medvedev con un doppio 7-6, andando a conquistare il torneo 500 di Pechino.

Una risposta a chi non lo ritenesse all’altezza di giocarsela con i migliori di questo sport. L’ennesima della sua carriera. Un torneo vinto dopo aver battuto due grandi interpreti come Medvedev, appunto, e soprattutto il suo già eterno rivale nonostante la giovane età, Carlos Alcaraz.

Un 7-6/6-1 in semifinale che non ha lasciato scampo allo spagnolo, alla quarta sconfitta su 8 partite giocate contro l’italiano. Parità assoluta, alla faccia di chi reputa Alcaraz nettamente superiore. Sono due fenomeni che hanno modi di giocare diversi e che, con tempistiche altrettanto differenti, diventeranno i veri dominatori del tennis mondiale negli anni a venire.

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Il tabù da sfatare, invece, era quello riguardante Medvedev, mai battuto in carriera da Sinner. Fino alla finale di Pechino, in cui Jannik non ha mai mostrato segni di debolezza e ha regolato uno specialista del cemento come il russo. Ma la vittoria su suolo cinese ha un coefficiente d’importanza assai più ampio.

Sinner, infatti, va via da Pechino con il suo miglior piazzamento in carriera nella classifica Atp: un 4º posto che fa di lui il miglior italiano nella storia del tennis, insieme ad Adriano Panatta. L’ex tennista romano aveva conquistato questa posizione in seguito alla sua vittoria sulla terra rossa del Roland Garros, l’ultimo successo in un torneo del Grande Slam da parte di un italiano.

Jannik, a soli 22 anni, ha già raggiunto il record di Panatta ed ha ancora molto tempo e capacità per battere altri primati. Mai come in questo momento, un nostro connazionale sembra in grado di vincere uno dei 4 maggiori tornei del circuito Atp. Con buona pace di Panatta che, in un recente film, ha ironizzato sul modo di giocare dei tennisti moderni. Si dovrà abituare, ci dovremo abituare.

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Edoardo Sanfilippo
Edoardo Sanfilippo
Laureato magistrale in media, comunicazione digitale e giornalismo. Ricopro il ruolo di media analyst a Data Stampa. Le mie passioni? Lo sport, in particolare le quattro ruote, la politica e la scrittura. Adoro curiosare e sapere di più su tutti gli aspetti della società.
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