Rinnovati gli incarichi dell’area valorizzazione del patrimonio culturale della Regione Lazio, appartenente alla Direzione regionale cultura e Lazio creativo. Si tratta di una struttura del Distretto tecnologico beni e attività culturali (Dtc): un centro di eccellenza della Regione Lazio che si pone come punto di riferimento per enti pubblici o privati del settore dei Beni culturali.
Costituito nel 2018 per iniziativa di cinque Università statati e di tre Enti di ricerca, il Dtc si occupa di intraprendere azioni strategiche sul piano della formazione, della ricerca e del trasferimento tecnologico, per potenziare e rilanciare, anche in campo internazionale, il sistema imprenditoriale del Lazio che opera nel settore delle tecnologie per i beni e le attività culturali.
Soci fondatori del Dtc sono le Università Sapienza, Tor Vergata, Roma Tre, Tuscia, Cassino e Lazio meridionale e gli enti di ricerca Cnr (Consiglio nazionale della ricerche), Enea (Agenzia nazionale nuove tecnologie, energia e sviluppo sostenibile) e Infn (Istituto nazionale di fisica nucleare).
Per la commissione deputata alla valutazione dei progetti di valorizzazione culturale, in particolare, è stato incaricato il giornalista Maurizio Lozzi, collaboratore di Metropoli.Online, attualmente consigliere dell’Ordine regionale dei giornalisti del Lazio e vicepresidente dell’Associazione stampa romana, nonché per diversi anni docente di Sociologia.
«Ho sempre creduto – ha commentato il nostro collega di questo giornale – che con la cultura si propone e non ci si oppone, perché è proprio il grande libro della vita che, sfogliato ogni giorno, ci fa scrivere sulle sue pagine bianche nuove strade da percorrere. Affidabilità e competenza sono i valori questi che intendo mettere in campo per aiutare a promuovere la valorizzazione del patrimonio ed i valori rappresentati dalla cultura e dallo spettacolo, quali inestimabili risorse per l’accrescimento della consapevolezza dei cittadini del Lazio e per lo sviluppo economico del nostro territorio ed occupazionale dei nostri giovani».