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Ciampino, dopo l’incendio del 29 luglio i sindaci allentano le misure precauzionali

Nota congiunta dei primi cittadini della Asl: non più necessario tenere chiuse porte e finestre, limitare spostamenti e uso di condizionatori

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L’andamento delle analisi dei campioni raccolti dalle centraline di monitoraggio ambientale installate dall’Arpa Lazio nei pressi dell’impianto di rifiuti di Ciampino colpito dal vasto incendio di sabato 29 luglio permette un allentamento delle misure precauzionali consigliate nei giorni passati ai cittadini. Lo comunicano, in una nota congiunta diffusa nella tarda serata di ieri, i sindaci della Asl Roma 6.

Di conseguenza, dice la nota, «si ritengono superate le seguenti misure: tenere chiuse porte e finestre, limitare gli spostamenti allo stretto necessario, limitare l’utilizzo di impianti di climatizzazione e di trattamento dell’aria in genere». Gli ultimi dati (pubblicati in fondo a questo articolo), che rispetto a quelli registrati nei giorni scorsi dall’Agenzia regionale per la protezione ambientale permettano un allentamento della misure precauzionali, sono stati ricavati dall’analisi dei campioni raccolti dalla centralina installata dall’Arpa Lazio stessa sul luogo dell’incendio e da quella installata a circa 600 metri di distanza, in corrispondenza del Centro polifunzionale ”Cipollaro”, in via Cuneo.

I dati diffusi ieri sera sono ricavati dai campioni prelevati il 1° e il 2 agosto. Rimangono però valide le altre indicazioni di prudenza diffuse nei giorni scorsi. Alle quali la nota dei sindaci aggiunge altre. I primi cittadini ricordano in particolare tre raccomandazioni.

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La prima è prevedere il consumo e la trasformazione dei prodotti agricoli, nelle coltivazioni ad uso domestico e nelle piantagioni ad uso commerciale, solo dopo un accurato lavaggio con acqua corrente e potabile. La seconda: eseguire interventi di manutenzione degli impianti di aerazione forzata, quali pulizia straordinaria delle condotte e/o sostituzione dei filtri.

Infine, si consiglia di effettuare il lavaggio, esclusivamente con acqua, delle superfici esterne ed oggetto di potenziale accumulo di polveri, di pertinenza di aree ed edifici sia pubblici sia privati (come ad esempio balconi, cortili, terrazzi), evitando operazioni di spazzatura e/o getti che possano sollevare polvere.

I dati delle ultime analisi dell’Arpa Lazio

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Sileno Candelaresi
Sileno Candelaresi
Impegnato nell'associazionismo imprenditoriale, mi interesso professionalmente del settore Horeca (hotellerie, restaurant, catering).
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