“Squali e abissi – predatori perfetti in una terra aliena” è la prima esposizione completa, dedicata al mondo sottomarino ed ai suoi abitanti, ospitata in una stazione, nella Galleria dei Mosaici della stazione di Milano Centrale, fino al 29 ottobre prossimo e patrocinata dall’Ordine dei Biologi della Lombardia. «Un altro tassello nel percorso che stiamo facendo per avvicinare le stazioni alle città, rendendole luoghi capaci di produrre cultura e intrattenimento, per offrire ai visitatori un’esperienza sempre più completa»: così ha commentato Cesare Salvini, Chief Marketing & Media Officer di Grandi stazioni retail, in occasione della presentazione della mostra.
Un viaggio sottomarino alla scoperta di oltre 30 esemplari di squali, provenienti dai mari di tutto il mondo, ricostruiti a grandezza naturale, nel loro habitat, negli abissi più profondi degli oceani e delle calde acque tropicali. Video, pannelli descrittivi, sculture in bassorilievo tattili e modelli, per conoscere l’anatomia interna degli squali; ed inoltre, documentari sul rapporto tra alcune popolazioni che vivono sul mare e queste specie animali, come accade per i Maori, che hanno divinizzato gli squali.
«Noi siamo dei veri appassionati di scienze naturali – ha detto Gianluca Salvadori, curatore della mostra – e crediamo che non si possa realmente proteggere ciò che non si conosce. Con questa nuova esposizione vogliamo mostrare le meraviglie che ci circondano ed educare, sia i bambini sia gli adulti, sul mondo quasi sconosciuto degli abissi».
Esposti lungo il percorso, il grande squalo bianco lungo 6 metri e vari esemplari dallo squalo tigre, al martello, al volpe, al leucas, fino al pigmeo, che è il più piccolo esistente. Creature che, plasmate dal buio e dal gelo delle profondità delle acque, sembrano appartenere ad un mondo alieno, per lo più sconosciuto e magari solo immaginato.
L’iniziativa è finalizzata alla conoscenza degli squali, che popolano i mari da 450 milioni di anni. E, con una sezione apposita, a sensibilizzare sulla sopravvivenza delle specie animali. Semplice pensare che sia lo squalo ad attaccare l’uomo, come siamo abituati a vedere in molti film horror, ma bisogna prendere consapevolezza del ruolo dell’uomo e dell’impatto che le sue azioni possono avere sull’ambiente.
In tempi moderni il più temibile dei predatori è diventato una preda e molte specie si stanno estinguendo per colpa dell’uomo. Gli squali sono particolarmente suscettibili agli effetti dei cambiamenti climatici. Rischiano l’estinzione anche a causa del commercio di pinne: oltre 100 milioni di squali l’anno vengono uccisi, spesso proprio per il commercio di pinne, utilizzate nella cucina orientale.
Per maggiori informazioni, si può visitare il sito https://www.squaliabissi.it/.