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A Veroli la cooperazione che “fa stare bene”

Nella cittadina del frusinate “Benesserci”: un modello per promuovere il Lazio con sport, cultura, esperienze sensoriali ed enogastronomiche

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Esperienze sensoriali al buio, seminari enogastronomici, visite culturali guidate e incontri sportivi e test medici. Un giorno per celebrare il benessere ambientale e personale che trova le sue coniugazioni in molteplici fattori. Ma anche per mostrare come la cooperazione concorra alla crescita di un territorio. L’evento si è svolto a Veroli, cittadina del frusinate scelta per la prima edizione di “Benesserci – Star bene è un modello”. L’iniziativa è stata organizzata da Confcooperative Lazio e promossa dalla Federazione cultura turismo sport Lazio con il patrocinio del Comune di Veroli e grazie alla collaborazione della Pro Loco di Veroli.

«Realizzata con il sostegno di Fondosviluppo, Assimoco e EticaPro – hanno spiegato gli organizzatori – Benesserci promuove il modello cooperativo sul tessuto territoriale del Lazio valorizzando uno stile improntato allo star bene». L’arrivo di un gruppo di dieci ragazzi e ragazze con indosso la maglietta di Benesserci ha dato il via alla manifestazione alla presenza di Marco Marcocci, presidente di Confcooperative Lazio, Barbara Pescatori, presidente della Federazione cultura turismo e sport Lazio, Assunta Parente, vicesindaco di Veroli, e Patrizia Viglianti, assessora alle politiche sociali con delega allo sport e alle politiche giovanili del Comune di Veroli.

«Partiamo dalla cura di sé stessi per allargare il concetto e valorizzare le comunità e i territori dove le cooperative operano. Benesserci presenta l’applicazione del modello cooperativo qui da Veroli, per allargare il concetto a tutta la Regione, ha detto Marco Marcocci. «Oggi poniamo le basi per un progetto dal respiro più ampio che vuole promuovere il territorio del Lazio, i luoghi poco conosciuti e le sue eccellenze facendo perno sulle attività sportive, culturali, turistiche, sensoriali ed enogastronomiche», ha aggiunto Barbara Pescatori.

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Tante le iniziative gratuite a cui gli abitanti del luogo e i turisti hanno preso parte. Come le attività sportive: mini-tennis, mini-basket e mini-volley, la lezione introduttiva di yoga con Elisa Pagliarella nello storico giardino del Monastero di Sant’Erasmo, la lezione di pilates con Emanuela Tomassi. Anche la salute è stata regina a Benesserci, grazie ai mini screening gratuiti a cura della cooperativa Osa che si sono svolti a Piazza Duomo.

L’area Bec (BeConfcooperative) si è animata con le suggestive esperienze sensoriali realizzate dalla cooperativa Radici, che ha accompagnato i visitatori bendati in una sala semi-oscurata per riscoprire oggetti e sensazioni mediante il tatto. Non sono mancate anche le suggestioni sonore ed olfattive. Un viaggio emotivo personale ed unico da vivere senza pregiudizi, oltre le barriere.

La straordinaria bellezza del borgo di Veroli è stata al centro dei percorsi guidati della cooperativa Spazio libero alla scoperta dei luoghi storici della città; divertente la rievocazione dei Giochi antichi in Piazza Salome: un salto nel passato giocando. Non sono mancati poi gli appuntamenti enogastronomici, gli assaggi di specialità tipiche e street food. Gli oli e i vini del territorio laziale protagonisti delle degustazioni gratuite di Confcooperative Fedagripesca Lazio. Nel Monastero di Sant’Erasmo, i partecipanti sono stati guidati dal sommelier Maurizio Saggion nella valutazione organolettica e nell’assaggio di oli extravergine originari del Lazio.

La tradizione vitivinicola, più precisamente del territorio di Grottaferrata, caratteristico per i suoi terreni vulcanici che rendono i prodotti floridi e saporiti, è stata al centro della degustazione di cinque vini offerti dai vignaioli della città dei Castelli Romani. Due showcooking con le verdure di stagione del territorio sono stati poi realizzati con la collaborazione di Passion Fruit Hub.

Nel chiostro di Sant’Agostino c’è stata la dimostrazione e l’assaggio della Vignarola, un piatto tipico della tradizione laziale, e nel pomeriggio del sushi vegetariano alla presenza del biologo nutrizionista Claudio Frusone. Si è parlato di gelato artigianale nel workshop “Gelato buono e sano: un alimento che nutre”, a cura di Geppy Sferra. Insieme al proprietario di Gelato d’essai e alla biologa nutrizionista Chiara Sferra, si è discusso del gelato come alimento della propria dieta e si sono assaggiati alcuni gusti pensati per gli sportivi e per gli amanti della dieta mediterranea.

Lo spazio Bec-BeConfcooperative ha fatto poi da cornice dell’incontro con le cooperative, che hanno raccontato la loro esperienza imprenditoriale e umana. Ad animare lo spazio Bec anche la presentazione del libro “Turismo, sostenibilità e comunità” a cura di Simone Bozzato, professore associato dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata. Al termine della giornata, tutti in piazza Giuseppe Mazzoli per vivere una serata di musica con dj set.

«Le attività – hanno illustrato dall’ufficio stampa – sono state seguite anche dai giornalisti con un press tour a cura di Euromedia Productions. Veroli è stata vestita per l’occasione grazie agli allestimenti a cura della Tecnomeeting servizi congressuali, alla creatività elaborata dalla cooperativa Fase3, all’organizzazione della cooperativa Think Up. E un folto numero di volontari che ha accolto il pubblico con le divise brandizzate BenEsserCi fornite dalla P.Stop del gruppo Team Service. Speciali ringraziamenti a Don Andrea Viselli delle parrocchie di Veroli centro e a Don Angelo Oddi, Rettore della Basilica di Santa Maria Salome. Coinvolta Radio Hit Fim».

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Marina Testa
Marina Testa
Cresciuta a pane e televisione, maturata negli ambienti della stampa scritta, parlata e visiva, sono una giornalista professionista dal 2004 con esperienze anche nell'ambito di uffici stampa pubblici e privati. Credo nella comunicazione e nell'informazione perché significa entrare in contatto con le persone, raccontare realtà che altrimenti resterebbero fuori dalla porta della storia. A volte sono i luoghi stessi la testimonianza diretta di quanto avvenuto. A volte basta uno scatto fotografico per capire. Vivere nella Valle del Sacco ha radicato ancora di più alcune mie innate convinzioni sul rispetto e l'integrazione con l'ambiente naturale, fonte dell'esistenza di tutti. Un assioma che permea l'attivismo in una federazione per la promozione della ciclabilità.
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