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“Mal di te” e la Napoli cantata da Pino Daniele. Nel cuore di Roma

Al centro della Capitale c'è un angolo partenopeo: “Il salotto di Pulcinella”, teatro e ritrovo di artisti nel ricordo del cantante napoletano

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Nel cuore di Roma, all’ombra della Basilica di Santa Maria Maggiore, vive un piccolo angolo di Napoli tra storia, arte, cultura e tradizioni dal sapore antico. È Il salotto di Pulcinella, un piccolo teatro nato da una trattoria che fu luogo di ritrovo per artisti napoletani di passaggio a Roma, tra i quali spiccano Totò, Eduardo, Vittorio Marsiglia e altri. Dal 2016 il piccolo salotto ospita spettacoli che omaggiano Napoli.

Nel mese di febbraio, per ricordare Pino Daniele, uno dei narratori e poeti musicali della città, gli Iesaino’ gli hanno reso omaggio cantando le sue canzoni, attraverso un concerto che non ha proposto soltanto musica, ma anche poesia, storia, racconti della visione partenopea dell’esistenza. Gli spettatori hanno potuto immergersi così nelle atmosfere della città, tra suoni e sapori antichi, tra canzoni di Pino, citazioni di Totò, pasta e patate, sfogliatelle e babà.

Abbiamo incontrato Giulia Maglione, cantante napoletana e voce degli Iesaino’, che ci ha parlato di questo tributo a Pino Daniele e alla città.

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Il vostro spettacolo s’intitola Mal di te: da dove nasce questo titolo?

«Da un brano che mi ha particolarmente ispirata, Mal di te, appunto, che inizia con un arpeggio e dei gabbiani che ti portano in riva al mare. Poi nel testo, ad un certo dice: “Son nato a Napoli perciò mi piace il mare”. Il mare è una parte di me assolutamente imprescindibile, come lo è stata per Pino. Nei suoni del mare io ci canto, come fosse uno strumento che mi accompagna. Il giorno in cui Pino è andato via, scrissi di getto questa frase: “Raccontarti, cantarti e continuare a viverti come se nulla fosse accaduto o forse sì perché hai regalato un immenso patrimonio alla musica, perché io ho mal di te!”. Questa mia frase, da allora, è la frase finale pronunciata da Maurizio».

Chi sono gli Iesainò e perché proponete questo spettacolo?

«Gli Iesaino’ sono una realtà progettuale concreta da più di 10 anni, con un repertorio ampissimo che consente di viaggiare negli oltre 40 anni di storia artistica di Pino Daniele, nei vicoli e nelle storie di Napoli. La formazione è composta da me, Giulia Maglione (voce interprete), Andrea Panzera (chitarre), Umberto De Santis (basso), Andrea Borrelli (batterie e percussioni), Maurizio Yorck (voce narrante). Grazie all’abilità dei componenti del gruppo e alle composizioni di Pino, nelle nostre serate possiamo attraversare tutti i generi musicali: dal classico napoletano, al jazz, al funky, al latin, al soul, al blues… e tanto altro».

Non si tratta di un semplice concerto di una cover band che suona le canzoni di Pino Daniele.

«Direi che siamo più che mai lontani dal concetto di cover. Nessuna imitazione: chi lo fa commette un grosso errore. Non abbiamo bisogno nei live di sentire la sua voce ma la sua anima. Questo è quello che vogliamo trasmettere, a partire dalla voce solista inusualmente femminile e che, sebbene viaggi sulle stesse tonalità di Pino, interpreta e non imita, così come fanno gli altri musicisti componenti del gruppo. Conosciamo molto bene le opere di Pino, le studiamo e non solo dal punto di vista tecnico. Ma ad ogni concerto portiamo con noi certamente nostra preparazione, ma soprattutto ciò che lui ci trasmette attraverso il suo caratteristico e unico mood. Si, perché non basta eseguire uno spartito: bisogna entrare in un mood; il suo mood, quello che lo rende riconoscibile ed unico in ogni nota e in ogni frase!»

«Ciò che ci caratterizza è che una serata non è mail uguale all’altra, non solo per la varietà di repertorio, ma perché le emozioni del palco e del pubblico cambiano di volta in volta, creando così una magia sempre diversa. Più che di spettacolo, parlerei di un vero e proprio progetto, che porta il titolo “Mal di te – “Musica e poesia oltre i confini della sua Napoli”. L’idea nasce da me, dal profondo amore per la mia Napoli, la sua storia. E in particolare per Pino Daniele, che interpreto da sempre. Ma con il passare del tempo qualcosa cambia. La passione diventa sempre più forte e non basta più tenere tutto dentro o parlare di Pino nelle serate jazz, soul, blues, latin e classiche napoletane, dove le sue opere riescono sempre a trovare una perfetta collocazione. Ma è il momento di dedicare un progetto esclusivo per raccontare solo di lui: non suonando la sua musica o cantando le sue canzoni, ma creando qualcosa che potesse consentire di condividere quella grande emozione che fa viaggiare l’anima senza che ci si possa difendere».

«Così come accaduto a me. Cosa che ho realizzato grazie anche ai miei compagni di viaggio, i quali alla grande bravura dal punto di vista tecnico associano un’eccezionale sensibilità artistica. Un’alchimia che dura da anni e che si ricrea a ogni nostro incontro, in sala prove, prima, durante o dopo il concerto. Infatti, come Maurizio recita alla fine dello spettacolo: “La musica è come un falò intorno al quale si riuniscono gli amici. Si canta, si conversa e si vive di emozioni”».

Progetti per il futuro?

«Questo progetto andrà avanti con unico scopo, quello di far conoscere il “nostro” Pino Daniele. Amiamo raccontarlo nei salotti, nei teatri, e in tutti i luoghi in cui la musica possa trovare il suo vero valore, dove ci sia possibilità di stabilire un rapporto emotivo con chi ci viene ad ascoltare come se parlassimo di argomento comune. Cercheremo di tornare in teatro! Il nostro progetto futuro ha una costante: la massima diffusione per onorare Pino e per questo ringraziamo Metropoli.online per averci dato spazio».

Grazie a voi per averci concesso quest’intervista. Ma… vogliamo indicare ai nostri lettori altre date dei concerti?

«Le prossime date: Al Quid il 18 e al Cafè jazz club il 30 marzo 2023, a Roma».

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Giuseppina Brandonisio
Giuseppina Brandonisiohttps://musicheculture.altervista.org/
Giornalista pubblicista, conduttrice radiofonica, addetta agli uffici stampa, consulente per la comunicazione, saggista, nasco a Bari, ma lascio la mia città natale e la professione di maestra per trasferirmi a Roma. Studio all’Accademia del giornalismo musicale, mi laureo in Scienze della Comunicazione, conseguo la Laurea Magistrale in Editoria e Giornalismo, con lode. Da allora, mi divido tra il lavoro di cronista, direttore o vicedirettore responsabile di testate on line, caporedattrice, conduttrice di giornali radio, e la conduzione di trasmissioni musicali, di cui sono anche autrice. Apro e curo pagine “social” e lavoro per diverse testate, locali e nazionali, generaliste o musicali. Nel 2001 fondo anche un mio blog, Musiche & Culture. Esordisco giocando, nel giornalino della scuola elementare, e sogno il mio futuro professionale ascoltando la radio ma… per la cronaca, mi impegno a diventar concreta, attenta e scrupolosa.
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